Corruzione, Lupi: "Domani mi dimetto dopo informativa Camera"
Ministro amareggiato, non ho nulla da rimproverarmi ma così è difficile andare avanti
Roma, 19 mar. (AdnKronos) - Al termine di una giornata convulsa, con il vertice a Palazzo Chigi, arriva l'annuncio di Maurizio Lupi, ospite di 'Porta a Porta': "Domani rassegnerò le mie dimissioni a conclusione dell'informativa alla Camera". Il ministro ha inoltre detto di aver telefonato al Presidente della Repubblica "come era doveroso, perché i ministri li nomina lui".
Matteo Renzi "non mi ha chiesto le dimissioni" né come presidente del Consiglio né come segretario del Pd, ha sottolineato, aggiungendo che il passo indietro "non vuol dire ritirarsi dalla politica, perché si può fare politica come semplice parlamentare, ma è un gesto che può rafforzare l'azione del governo e l'idea di politica a cui sono stato abituato".
Travolto dallo scandalo per le Grandi Opere, Maurizio Lupi - a quando si apprende - sta vivendo le ore più difficili della sua carriera politica, tra lo sconforto, l'amarezza e la rabbia. Lo sconforto e l'amarezza per lo stillicidio mediatico a cui è sottoposta anche la sua famiglia ogni giorno. La rabbia per vedere il suo nome tirato in ballo, pur non essendo iscritto nel registro degli indagati.
Finora il futuro ex ministro delle Infrastrutture era sembrato determinato a non mollare sebbene sotto assedio, con un pressing sempre più forte del Pd a prendere in considerazione le dimissioni per ragioni di opportunità politica. La decisione di fare un passo indietro sarebbe maturata anche alla luce dell'incontro di questa mattina, a palazzo Chigi, con Matteo Renzi e Angelino Alfano.
Domani mattina alle 11, Lupi terrà un'informativa urgente alla Camera e in quell'occasione l'esponente Ncd comunicherà le proprie dimissioni.