Giulia Bongiorno, 'Raffaele è un puro, annullate la condanna' Roma, 27 mar. (AdnKronos) - Raffaele Sollecito "è un puro e si vede coinvolto in cose di cui non si è nemmeno reso conto. E' stato condannato a 25 anni Forrest Gump". L'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Raffaele Sollecito nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher assassinata a Perugia nel 2007, utilizza questa immagine ad effetto per chiedere ai giudici della quinta sezione penale della Cassazione di annullare la condanna a 25 anni inflitta a Raffaele dalla Corte di Assise d'appello di Firenze il 30 gennaio 2014. Nell'arringa, la Bongiorno sottolinea che Sollecito "non ha mai depistato le indagini. Ha preso a spallate la porta della stanza dove c'era Meredith e durante l'aggressione stava vedendo i cartoni animati". La difesa di Sollecito ha evidenziato che "sul luogo del delitto è stato raccolto materiale probatorio riferibile solo a Rudy Guede", l'ivoriano che sta scontando una condanna definitiva per l'omicidio in concorso di Meredith a 16 anni. Su quel che lei definisce "il tema cruciale, vale a dire gli indizi a carico di Sollecito", Bongiorno fa notare che la sentenza di condanna "ammette che non c'è la prova certa di attribuzione del dna di Sollecito nemmeno sul gancetto del reggiseno di Meredith". La difesa di Raffaele dice chiaramente che "se una prova genetica non è valida per la scienza, quella prova genetica va cestinata perché o il dna è di Sollecito o non lo è. Il forse nella scienza non c'è". Giulia Bongiorno punta poi il dito contro quello che lei definisce il "metodo sospettocentrico" nei confronti di Sollecito.