Caso Aldrovandi, agenti condannati a pagare 560mila euro allo Stato
madre di Federico, sentenza giusta e storica che riconosce danno incalcolabile alla società
Bologna, 29 mar. - (Adnkronos) - Enzo Pontani, Luca Pollastri, Paolo Forlani e Monica Segatto, i 4 agenti di Polizia condannati per eccesso colposo in omicidio colposo per la morte di Federico Aldrovandi, sono stati condannati dalla Corte dei Conti dell'Emilia Romagna a risarcire il Viminale per una cifra complessiva di 560mila euro, suddivisa in diversa quota parte tra i quattro, in base ai tempi e ruoli che ebbero nelle fasi del controllo costato la vita al giovane di Ferrara, all'epoca appena 18enne.
La Procura aveva chiesto ai giudici contabili un risarcimento da 1,8 milioni, di fatto pari a quanto venne versato dallo Stato alla famiglia Aldrovandi, in seguito alla morte del ragazzo avvenuta il 25 settembre 2005, mentre tornava a casa.
"Una sentenza giusta, che è il riconoscimento di un danno fatto nei confronti della società, dello Stato e del Viminale, ma che in realtà non è quantificabile aritmeticamente". Così Patrizia Moretti, madre di Federico, commenta la sentenza con l'Adnkronos, parlando del pronunciamento come di un "passaggio fondamentale, storico, specie in questo momento in cui si parla di introdurre il reato di tortura". Un giudizio quello della Corte dei Conti, ha concluso Moretti, "che spero sia costruttivo per il futuro".