Foggia, 2 apr. (Adnkronos) - Quattro dipendenti della Provincia di Foggia sono stati sottoposti dai carabinieri agli arresti domiciliari con l'accusa di truffa aggravata per essersi presentati ripetutamente ed alternativamente in ritardo sul luogo di lavoro, per essersi allontanati ripetutamente nel corso dell'orario giornaliero previsto dal contratto e per aver più volte anticipato l'uscita. La misura cautelare nei loro confronti è stata emessa dal gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica. Si tratta di Margherita Gargiulo, 66 anni, Giuseppina Carucci, 55, Filippo Formiglia, 34, e Michele Piserchia, 46. I quattro, accusati di assenteismo, riuscivano ugualmente a far risultare sempre la loro presenza regolare, grazie alla timbratura del proprio cartellino marcatempo o della propria scheda magnetica ad opera del collega che, a turno, era presente sul luogo di lavoro oppure non facendo risultare le uscite durante l'orario di ufficio. I quattro sono impiegati negli uffici dei Servizi Sociali in via Lecce e nell'Osservatorio delle Politiche Sociali in via Fornelli che, sebbene dotati di due ingressi distinti, sono comunicanti e forniti di un unico orologio marcatempo delle entrate ed uscite dei dipendenti. Le indagini, condotte attraverso servizi di osservazione e pedinamento da febbraio agli inizi di maggio 2014, hanno fatto emergere, ad esempio che Margherita Gargiulo entrava in ufficio la mattina presto, prima delle otto, timbrava regolarmente il badge, mentre gli altri colleghi indagati entravano in orari molto più comodi, pur risultando, dai tabulati dei rispettivi cartellini, entrati in orari vicini alle otto. La donna timbrava, quindi, i badge dei colleghi in entrata quando questi non erano ancora arrivati e poteva contare sul fatto che questi facevano lo stesso, timbrando il suo badge in uscita all'orario contrattuale, mentre lei, spesso insieme ad altri indagati, si allontanava dal posto di lavoro molto prima. I carabinieri hanno accertato che, oltre alla mancata corrispondenza dell'orario di entrata e di uscita dall'ufficio con quelli registrati con i badge, i quattro dipendenti si allontanavano spesso dall'ufficio durante l'orario di lavoro senza registrare l'uscita ed il rientro mediante l'orologio marcatempo. Durante il previsto orario di lavoro, i quattro dipendenti indagati, anziché essere in ufficio, passavano un significativo periodo di tempo a fare passeggiate nel centro cittadino, frequentare negozi, fare la spesa al mercato e dedicarsi ad acquisti vari, provocando un danno all'Ente Provincia, corrispondente innanzitutto alla retribuzione senza controprestazione lavorativa. Le ore di assenza non giustificata sono pari a circa un terzo del monte ore complessivo del periodo di tempo monitorato, da febbraio a maggio 2014. Ovviamente un danno si è riverberato anche sugli utenti per il disservizio conseguente alle ripetute assenze in uffici in cui i dipendenti erano complessivamente otto.