Terremoto, D'Alfonso: "Adotteremo piazza Duomo, luogo simbolo dell'Aquila"
Roma, 4 apr. (AdnKronos) - "Per il recupero delle strutture, come Regione adotteremo uno spazio particolare, uno spazio bandiera della città che è piazza Duomo per il quale abbiamo trovato importanti generosità del mondo privato per coprire il fabbisogno progettuale. Lo faremo muovendoci all'unisono con i fermenti professionali della città. Non sarà un'opera concepita altrove e calata dall'alto proprio perché piazza Duomo esprime un pezzo fondamentale dell'identità della città". Lo ha detto all'Adnkronos Luciano D'Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, a sei anni dal sisma che ha distrutto la città dell'Aquila e molti Comuni della provincia.
"Il nostro programma - ha aggiunto - è quello di fare adottare il costo progettuale ai privati e portare avanti l'esecuzione attraverso uno sforzo plurale dei livelli istituzionali. Poi la Regione come competenze proprie ha il sistema infrastrutturale viario e su questo abbiamo dato indicazioni all'Anas per il completamento delle infrastrutture viarie che consentano all'Aquila di essere una città-Regione".
Rispetto all'appello lanciato da Cialente alla Ragioneria dello Stato per avere per 30 mesi una task force disposta a far "correre" i progetti per la ricostruzione del centro storico, D'Alfonso ha spiegato: "Stiamo attrezzando una procedura grazie alla quale presteremo per sei mesi su base volontaria i dipendenti di enti regionali riassorbiti sulla base di protocolli che abbiamo già stipulato con il ministero della Giustizia per i tribunali dell'Aquila e identico atteggiamento vogliamo sviluppare per agevolare le esigenze di istruttoria amministrativa dei cantieri della città dell'Aquila e dei comuni del cratere. Quindi per sei mesi possiamo fornire risorse umane, lo possiamo fare solo su base volontaria".
Il presidente della Regione ha poi sottolineato che "rispetto agli anni passati si contano nella città circa 96 gru, 900 cantieri sparsi per oltre 900 milioni di euro l'anno di produzione di cantieri. Questo deve essere ulteriormente implementato e sottoposto a controllo di qualità e di quantità".
"Fa bene il sindaco a chiamare a raccolta tutti quanti - ha aggiunto - C'è una macchina che è partita che ha le provviste finanziarie ma è necessario che alla ricostruzione degli edifici faccia seguito anche il ripristino della vita economica, della vita culturale e della vita comunitaria".