Milano, 9 apr. (AdnKronos) - Sparatoria in tribunale a Milano. Il primo bilancio, ancora provvisorio, è di tre morti e di almeno un ferito. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Sul posto sono al lavoro, i carabinieri, la polizia e la polizia locale. La sparatoria è avvenuta al terzo piano del Tribunale di Milano. Diversi, almeno quattro o cinque, i colpi esplosi dall'uomo sospettato di aver provocato due vittime. Secondo le prime informazioni l'autore sarebbe Claudio Giardiello ed è imputato in un processo per il crac del gruppo Eutelia-Agile. Secondo l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) sarebbero tre le vittime della sparatoria. Tra queste anche un giudice. Si tratterebbe di Fernando Ciampi, magistrato della sezione fallimentare.

Mentre proseguivano le attività per evacuare i sette piani del palazzo di giustizia si sono sentiti nuovi colpi di arma da fuoco da parte dell'uomo che, dopo aver ucciso due persone, si è asserragliato al terzo piano del tribunale e non intende arrendersi. RENZI - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è in contatto con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e della Giustizia, Andrea Orlando, per seguire gli sviluppi di quanto accaduto al Tribunale di Milano. ALFANO - Appresa la notizia il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha sospeso il Comitato sulla sicurezza, in Prefettura a Milano. MARONI - Un fatto "sconvolgente" gli spari in Tribunale a Milano "che ci hanno indotto a sospendere il comitato sicurezza in corso". Ad affermarlo il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, uscendo dagli uffici della Prefettura. "E' sconvolgente - insiste - e inconcepibile che uno possa entrare in Tribunale con un'arma, che una persona qualunque riesca ad entrare con una pistola".