Milano, 9 apr. (AdnKronos) - Sparatoria in tribunale a Milano. Il primo bilancio, ancora provvisorio, è di tre morti e di almeno un ferito. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Sul posto sono al lavoro, i carabinieri, la polizia e la polizia locale. La sparatoria è avvenuta al terzo piano del Tribunale di Milano. Diversi, almeno quattro o cinque, i colpi esplosi dall'uomo sospettato di aver provocato due vittime. Secondo le prime informazioni l'autore sarebbe Claudio Giardiello ed è imputato in un processo per il crac del gruppo Eutelia-Agile. Secondo l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) sarebbero tre le vittime della sparatoria. Tra queste anche il giudice Fernando Ciampi e l'avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Risutano ferite altre due persone. Si tratta di Giorgio Erba e Davide Limoncelli entrambi imputati del processo in corso nell'aula della seconda sezione penale.

Mentre proseguivano le attività per evacuare i sette piani del palazzo di giustizia si sono sentiti nuovi colpi di arma da fuoco da parte dell'uomo che, dopo aver ucciso due persone, si è asserragliato al terzo piano del tribunale e non intende arrendersi. RENZI - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è in contatto con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e della Giustizia, Andrea Orlando, per seguire gli sviluppi di quanto accaduto al Tribunale di Milano. ALFANO - Appresa la notizia il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha sospeso il Comitato sulla sicurezza, in Prefettura a Milano. MARONI - Un fatto "sconvolgente" gli spari in Tribunale a Milano "che ci hanno indotto a sospendere il comitato sicurezza in corso". Ad affermarlo il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, uscendo dagli uffici della Prefettura. "E' sconvolgente - insiste - e inconcepibile che uno possa entrare in Tribunale con un'arma, che una persona qualunque riesca ad entrare con una pistola".