Milano, spari in tribunale: 3 morti. Un giudice tra le vittime. Catturato il Killer Vertice in Tribunale con ministri Alfano e Orlando
Milano, 9 apr. (AdnKronos) - Sparatoria in tribunale a Milano. Il primo bilancio, ancora provvisorio, è di tre morti e di almeno un ferito. Diversi, almeno quattro o cinque, i colpi esplosi dall'uomo sospettato di aver provocato due vittime. Il ministro degli Interni Alfano annuncia la cattura del killer su Twitter: "Catturato a Vimercate presunto assassino". Secondo le prime informazioni l'autore sarebbe Claudio Giardiello ed è imputato in un processo per il crac del gruppo immobiliare Magenta. Tra queste anche
il giudice Fernando Ciampi e l'avvocato
Lorenzo Alberto Claris Appiani. Risultano ferite altre due persone. Si tratta di Giorgio Erba e Davide Limoncelli entrambi imputati del processo in corso nell'aula della seconda sezione penale.
Secondo l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) sarebbero tre le vittime della sparatoria. Tra queste anche
il giudice Fernando Ciampi e l'avvocato
Lorenzo Alberto Claris Appiani. Risutano ferite altre due persone. Si tratta di Giorgio Erba e Davide Limoncelli entrambi imputati del processo in corso nell'aula della seconda sezione penale.
FERITO AL NIGUARDA - L'uomo trasportato all'ospedale Niguarda dopo gli spari al tribunale "presentava una ferita sopra l'ombelico e al momento si trova in sala operatoria. E' arrivato lucido e collaborante, ma in codice rosso e quindi in prognosi riservata".
L'EX LEGALE - Era una persona particolare, inquietante ma non avrei mai immaginato che fosse capace di una cosa del genere". Così Valerio Maraniello, ex legale di Claudio Giardiello, commenta la sparatoria che ha visto protagonista l'imprenditore. Da quanto emerge l'uomo, originario di Benevento, sarebbe stato il socio dell'immobiliare Magenta fallita nel 2008. "Era un imprenditore distinto, educato, ma si era convinto di essere vittima di una truffa da parte dei soci coimputati nel processo in corso", aggiunge il legale. L'immobiliare si occupava di mediazione e proprio rispetto al fallimento della stessa sarebbe legata l'azione di oggi. Resta da stabilire come l'uomo abbia fatto entrare l'arma all'interno del tribunale: "probabilmente -spiega il legale- potrebbe essere entrato insieme all'avvocato e quindi avrebbe evitato i controlli presenti in tutti gli ingressi".
La presenza dell'arma portata con sè fa ipotizzare che l'uomo abbia pianificato la sua azione: secondo quanto trapela, Giardiello prima ha colpito a morte il giudice, quindi si è diretto verso l'aula e ha rifatto fuoco sparando all'avvocato dopo aver revocato il mandato al legale che da più tempo lo rappresentava e con il quale, proprio in aula, in mattinata, avrebbe avuto un diverbio. Quindi ha sparato verso i suoi coimputati che lui riteneva 'causa' dei suoi guai.
MATTARELLA - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, impegnato al Quirinale in una serie di incontri internazionali, è informato costantemente sull'evoluzione della vicenda accaduta al Tribunale di Milano.
RENZI - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è in contatto con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e della Giustizia, Andrea Orlando, per seguire gli sviluppi di quanto accaduto.
MARONI - Un fatto "sconvolgente" gli spari in Tribunale a Milano "che ci hanno indotto a sospendere il comitato sicurezza in corso". Ad affermarlo il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, uscendo dagli uffici della Prefettura. "E' sconvolgente - insiste - e inconcepibile che uno possa entrare in Tribunale con un'arma, che una persona qualunque riesca ad entrare con una pistola".
ANM - ''Per i tragici fatti al #tribunale di Milano profondo sgomento e dolore'', scrive in un tweet l'Associazione nazionale magistrati.
UN MINUTO DI SILENZIO PER VITTIME - La presidente della Camera Laura Boldrini ha informato l'aula della sparatoria avvenuta a Milano. La Camera ha espresso il proprio cordoglio per le vittime, osservando un minuto di silenzio.