"Hamburger non è demonio", il nutrizionista e i 60 anni di McDonald's
Migliaccio, carne rossa va mangiata con moderazione ma deve essere presente nella dieta
Roma, 11 apr. (AdnKronos Salute) - L'hamburger di carne rossa simbolo di McDonald's "non è il demonio della salute a tavola, perché se vogliamo anche lo zucchero e la farina possono essere dei nemici della dieta, ma la carne rossa va consumata con moderazione". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione (Sisa). Il prossimo 15 aprile la catena di fast-food americana festeggerà 60 anni di attività. "La nostra 'Bibbia' è la dieta Mediterranea, che è diventata anche patrimonio immateriale dell'Umanità - ricorda Migliaccio - quindi un 'mix' equilibrato di pane, pasta, legumi, latte e latticini e le proteine, possibilmente di carne bianca. Ma ogni tanto anche un hamburger o una fettina di vitello possono far parte di una dieta bilanciata".
"Oggi McDonald non offre più solo carne e patatine fritte - osserva l'esperto - in fondo la nostra grande tradizione a tavola ha negli anni contribuito a far modificare la loro filosofia e questa catena di fast-food si è aperta anche ai piatti mediterranei. La carne è selezionata e sicura - osserva Migliaccio - ma quello che bisogna ricordare è di non esagerare: il limite per la carne rossa è due volte a settimana, non di più. Su 14 pasti a settimana è necessario non fissarsi su poche cose golose ma variare e stare attenti alle porzioni".