Un campo verticale sul padiglione Israele. Gilon: "vogliamo condividere il nostro know how"
Roma, 16 apr. (AdnKronos) - Dalla creazione del "Super Wheat", il grano originale dei tempi biblici, alle più moderne tecnologie che hanno permesso di far fiorire il deserto. E' questo il padiglione israeliano dell'Expo che accoglie i vistatori con uno spettacolare 'campo verticale' coltivato a grano, mais e riso. "A Expo Milano 2015 Israele presenta Fields of Tomorrow, un padiglione dedicato alle tradizioni della “terra del latte e del miele” ma anche alle più avanzate tecnologie sostenibili in agricoltura e alimentazione", ha spiegato all'Adnkronos l'ambasciatore israeliano Naor Gilon.
"In mostra un campo verde verticale, installazioni multimediali e le storie di un popolo industrioso, di tecnologie all’avanguardia e aziende innovative ma anche - ha dichiarato Gilon - l’impegno del paese nel condividere il know-how e i risultati della ricerca per un futuro rinnovato".
Al tempo stesso paese giovane, ma anche legato ad una tradizione di 3mila anni, Israele è riuscito in meno di settant'anni a trasformare un paesaggio prevalentemente arido in un territorio fertile e a diventare uno dei paesi più avanzati nel campo dell’innovazione scientifica e tecnologica. Il padiglione israeliano vuole raccontare tutto questo. Disegnato dall’architetto David Knafo e realizzato da Avant Video Systems con materiali al 100% riciclabili, sorge al fianco di Padiglione Italia all’incrocio del Cardo e del Decumano, i due assi principali di Expo Milano 2015.
Un campo verticale coltivato principalmente a grano, mais e riso accoglie i visitatori. Ispirata a coltivazioni reali, la parete verde non ha un ruolo meramente estetico ma introduce il Vertical Planting una tecnologia rivoluzionaria che permette di risparmiare e ottimizzare territorio e acqua. Il percorso di visita svela tecnologie d’avanguardia, mette in mostra progetti sostenibili e narra la vita del popolo israeliano.
Nella stanza di ingresso attori e performer interagiscono con il pubblico mentre video sono proiettati alle pareti. La prima parte della mostra racconta la storia e le vite di tre generazioni di contadini che sono riusciti a far fiorire il deserto.
Una sezione della mostra è dedicata alla Foresta KKL-JNF. Con all’attivo 240 milioni di alberi piantati negli ultimi 70 anni, Keren Kayemeth LeIsrael - Jewish National Fund sta riforestando il paesaggio di Israele. KKL-JNF offre nuove chance a ecosistemi a rischio creando una banca di semi, sviluppando nursery botaniche e piantando alberi. Grazie alle donazioni da Israele e da tutto il mondo, KKL-JNF sviluppa inoltre progetti sociali e ambientali su tutto il territorio. I
sraele è l’unico paese al mondo che ha oggi più alberi di 100 anni fa.
I visitatori sono quindi guidati in una grande stanza buia in cui luci proiettano nel cielo un campo virtuale e filmati dedicati a quattro progetti all’avanguardia. Biotecnologia: la ricreazione del Super Wheat, il grano originario e non geneticamente mutato dei tempi biblici che cresceva tremila anni fa.
Gli altri progetti in mostra sono 3.0 agriculture ovvero l’applicazione di tecnologie digitali e satellitari alla gestione dei campi, un innovativo progetto di irrigazione in Africa e le più avanzate tecnologie zootecniche in un centro di mungitura industriale in Asia.
Il padiglione comprende un'area relax all'aperto, con un ristorante che propone hummus, falafel, insalate e altre ricette della cucina israeliana. Al primo piano dell’edificio una terrazza panoramica offre una visione dall’alto di Expo mentre un’area eventi ospita conferenze, mostre e party. Un’area verde con alberi, panchine e un sentiero acciottolato riconduce all’ingresso correndo lungo il campo verticale.