Allarme del Consiglio supremo di difesa, peggiorano i conflitti, attenzione ad aree di crisi a partire da Libia
situazione peggiorata con problemi per popolazioni civili
Roma, 21 apr. (AdnKronos) - "Gli eventi degli ultimi mesi hanno determinato un generale peggioramento degli scenari di crisi e di conflitto. Particolarmente grave è l’impatto sulle popolazioni civili". Perciò è necessario "focalizzare l’impegno del sistema-Paese nelle aree di crisi di più immediato e concreto interesse per la sicurezza nazionale, a partire dalla Libia". E' quanto emerso nella riunione del Consiglio supremo di Difesa svoltasi oggi al Quirinale, la prima del mandato del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Alla riunione hanno partecipato: il presidente del Consiglio, Matteo Renzi; i ministri degli Esteri, Paolo Gentiloni; dell’Interno, Angelino Alfano; dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan; della Difesa, Roberta Pinotti; dello Sviluppo economico, Federica Guidi; il Capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano. Presenti inoltre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio supremo di Difesa, Rolando Mosca Moschini.
Anche in riferimento alle minacce internazionali, il Consiglio ha espresso "apprezzamento" per il Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa presentato dal ministro Pinotti. Un documento che ribadisce "l’interesse strategico prioritario del nostro Paese per le aree euro-atlantica ed euro-mediterranea" e delinea "una significativa riforma volta a realizzare una maggiore integrazione interna del sistema-Difesa, a rafforzare la direzione politica del ministro e la capacità di direzione unitaria del Vertice militare e a migliorare l’attuale modello professionale".
Il documento inoltre definisce i principi e i criteri sulla cui base sarà impostata e realizzata una complessa opera di riorganizzazione articolata in quattro aree di intervento (modello operativo, governance, politica del personale, politica industriale), che saranno sviluppate ed elaborate nei prossimi mesi, unitamente alle conseguenti misure di revisione della vigente normativa, da specifiche commissioni guidate dal Capo di stato maggiore della Difesa sulla base delle direttive del ministro.
L'auspicio espresso dal Consiglio è che nell’ambito di tali commissioni sia possibile eliminare "duplicazioni e sovrapposizioni di funzioni e razionalizzare organici e competenze con visione unitaria e finalizzata ai compiti da assolvere", superando "le difficoltà che in passato hanno condizionato negativamente analoghe iniziative". Il Consiglio inoltre ha espresso il proprio incoraggiamento a valutare "con particolare attenzione" il “modello operativo” (struttura, capacità e modalità di impiego dello strumento militare), che potrebbe dover essere profondamente e rapidamente innovato rispetto a quello attuale, in ragione della duplice esigenza di far fronte con efficacia alle nuove
minacce e di rispettare i vincoli di bilancio imposti dal mantenimento della stabilità della finanza pubblica.