"Ragazzi protagonisti processi di apprendimento, devono avere il 'loro' insegnante sin dal primo giorno di scuola" Roma, 22 apr. (AdnKronos) - Insegnanti ad hoc per il sostegno ad alunni disabili, in carica dal primo giorno di scuola e con specializzazione specifica in base ai diversi deficit, "mettendo al centro le esigenze dell'alunno". E possibilità per i genitori di 'ricusarli', con l'avallo di un neuropsichiatra, in casi specifici di 'incompatibilità'. Sono alcuni dei principi alla base del Disegno di legge "Disposizioni per la scuola e per gli alunni con difficoltà di apprendimento", prima firmataria Laura Bignami, presentato al Senato con l'intento di farlo incardinare nella discussione del Ddl "La buona scuola" anche sotto forma di singoli emendamenti. Il provvedimento, 17 articoli, che punta all'effettiva integrazione scolastica degli alunni con disabilità, prevede la presa in carico del progetto inclusivo da parte di tutti i docenti. Viene quindi prevista la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni scolastiche, sanitarie e sociali necessari a realizzare l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità nonché degli indicatori di qualità. "E' necessario - spiega Bignami all'Adnkronos - ripensare il ruolo dell'insegnante di sostegno, rimettendo al centro il ragazzo rendendolo protagonista del suo percorso, sin dal primo giorno di scuola. Il ragazzo - aggiunge - deve avere il 'suo' insegnante sin dal primo giorno di scuola. E' un momento critico in cui il genitore si sente abbandonato dallo stato. Perché aspettare a volte anche alcuni mesi prima di vedere assegnato l'insegnante di sostegno? E' un aspetto che va eliminato. Questi ragazzi, se no abbandonati e ben gestiti rappresentano un valore aggiunto anche per i compagni".