VW, Piech fa marcia indietro dopo un nuovo tentativo di cacciare Winterkorn
Il presidente vorrebbe allontanare l'ad prima della riunione degli azionisti del 5 maggio
Roma, 23 apr. - (AdnKronos) - Attacco e marcia indietro di Ferdinand Piech nella saga sull'allontanamento dell'a.d. del gruppo Volkswagen Martin Winterkorn. Dopo le voci su un nuovo tentativo del 78enne patriarca di ottenere la testa di Winterkorn prima dell'assemblea generale degli azionisti, in programma il prossimo 5 maggio, il presidente del board sembra essere tornato sui suoi passi, dopo una riunione con i membri delle famiglie Piech e Porsche in cui avrebbe cercato di ottenere una marcia indietro sull'intesa raggiunta lo scorso 17 aprile. Secondo il quotidiano 'Bild', infatti, il patron del gruppo automobilistico avrebbe affermato: "Siamo d'accordo sul collaborare, non sto cercando di cacciare Martin Winterkorn".
Era stato lo stesso Piech ad aprire le ostilità in un'intervista a 'Der Spiegel', in cui aveva preso le distanze dall'amministratore delegato. Ne era seguita una riunione d'urgenza del ristrettissimo comitato di supervisione del gruppo tedesco che aveva visto (dopo un'infocata discussione, secondi i testimoni) la vittoria ai punti dell'ad. Infatti Winterkorn - sostenuto dall'azionista pubblico rappresentato dal governo della Bassa Sassonia, dai sindacati e da parte della famiglia Porsche - era stato definito nel comunicato finale come il "miglior amministratore delegato possibile" di Volkswagen.
Secondo fonti di stampa, il desiderio del 78enne presidente di VW, una delle figure leggendarie dell'automobilismo mondiale, forte del 51% in mano delle famiglie Piech e Porsche, sarebbe stato quello di sostituire Winterkorn con Matthias Mueller, attuale ceo di Porsche, o con Winfried Vahland, alla guida di Skoda.
Un nuovo eventuale attacco della 'famiglia' contro l'a.d. avrebbe però rischiato di suscitare la reazione del fondo di investimenti del Qatar e del governo della Bassa Sassonia, gli altri due principali azionisti di VW, oltre a scatenare l'opposizione dei sindacati, che siedono nel cda del gruppo e si sono da subito schierati con Winterkorn. Anche il premier dello stato della Bassa Sassonia, Stephan Weil, ha ribadito oggi in una dichiarazione il suo sostegno pubblico all'a.d.
La marcia indietro di Piech ha bloccato la caduta del titolo Volkswagen, con una leggera risalita a quota 226, ben lontana in ogni caso dai massimi di 253 euro registrati alla vigilia dell'attacco a Winterkorn.