Pensioni, allarme Cgia: rischio buco da 16,6 mld. Zanetti: "Impensabile rimborsare tutti"
Roma, 6 mag. (AdnKronos) - La rivalutazione delle pensioni, imposta dalla decisione della Consulta, rischia di aprire una voragine nei conti pubblici. Secondo la Cgia di Mestre, addirittura per 16,6 miliardi. Intanto, fonti della Commissione Ue evidenziano che "la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche deve rimanere una priorità dell'Italia, visto anche l'alto livello della spesa pubblica per le pensioni".
In questo scenario, il sottosegretario all'economia Enrico Zanetti, che dice di parlare a titolo personale, apre un caso all'interno del governo: "è impensabile rimborsare chi ha pensioni fino a sei-otto volte la minima, dopo che con il contributivo i giovani non arriveranno a due-tre volte la minima e abbiamo alzato l'asticella di qualche anno per tutti". Zanetti, quindi, spiega: "Il governo deve dirlo forte, escludo che si restituiscano quelle somme dopo i sacrifici che abbiamo chiesto".
La rivalutazione delle pensioni in linea con la sentenza della Consulta, spiega l'ufficio studi della Cgia, potrebbe creare un buco nei conti pubblici da 16,6 mld. L’importo complessivo che l’Inps rischia di dover restituire ai 5 milioni di pensionati che hanno subìto il mancato adeguamento Istat disposto con il Salva Italia è stato calcolato al netto dell’Irpef in base ai dati sulle pensioni riferite al 2012. Dall’analisi inoltre si evince che il blocco avvenuto nel 2012-2013 ha interessato i pensionati che percepiscono un assegno mensile netto superiore a 1.088 euro. “Pare di capire – sottolinea il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – che il Governo non darà luogo ad alcuna manovra correttiva per recuperare le risorse da restituire ai pensionati. Se questa posizione dovesse essere confermata, come si farà fronte a questa situazione visto che solo per sterilizzare le clausole di salvaguardia previste per l’anno prossimo il Governo dovrà tagliare la spesa pubblica di almeno 16 miliardi di euro?”.
A quantificare il danno economico subito dai pensionati è invece uno studio della Uil. Con l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale una pensione che nel 2011 era di 1500 euro lordi, appena superiore alle 3 volte il minimo, avrà una rivalutazione di circa 85 euro al mese e 2.540 euro circa come rimborso per i due anni di blocco 2012 e 2013 e per gli effetti che questi hanno avuto sul 2014.