Giurano le nuove Guardie Svizzere. Il Comandante: "Non sottovalutare la minaccia alla sicurezza"
Città del Vaticano, 6 mag. (AdnKronos) - "La questione della sicurezza non va sottovalutata". E' quanto afferma il comandante delle Guardie Svizzere Pontificie, colonnello Christoph Graf, citando "le minacce riportate dai media", nel corso della cerimonia di giuramento delle reclute dell'Esercito del Papa. "Ma crediamo ancora nell'onnipotenza di Dio", sottolinea.
"E' con gioia e con orgoglio che le 32 Guardie Svizzere giurano davanti a Dio di dare se necessario anche la loro vita per difendere il Papa e, vista la situazione internazionale attuale, questo è un impegno che richiede molta determinazione", osserva ancora il colonnello Graf, ringraziando "Papa Francesco per la fiducia che ci dimostra".
Davanti a monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana e dell'ambasciatore elvetico presso la Santa Sede Pierre Yves Fux, giurano 32 nuove Guardie Svizzere, delle quali 24 di lingua tedesca, 7 di lingua francese e una sola di lingua italiana. "Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente Papa Francesco e i suoi legittimi successori -recita la formula- come pure di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando ove occorra anche la vita per la loro difesa. Assumo del pari questi impegni riguardo al sacro collegio dei cardinali della durata della sede vacante. Prometto inoltre al capitano comandante e agli altri miei superiori rispetto, fedeltà e ubbidienza. Lo giuro. Che Dio e i nostri Santi patroni mi assistano".
La cerimonia di giuramento, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, avviene per tradizione il 6 maggio, a ricordo dello storico episodio del 'Sacco di Roma' del 6 maggio 1527, quando in difesa del Papa caddero 147 Guardie Svizzere.