Stop ai vitalizi per condannati a più di due anni, via libera da Camera e Senato. M5s: troppo poco
Di Maio, questa porcata se la votano da soli, per Pd compiuta scelta equilibrata
Roma, 7 mag. (AdnKronos) - Via libera del Senato e della Camera, con una delibera dell'Ufficio di presidenza, alla cancellazione dei vitalizi per gli ex deputati con condanne superiori a due anni per reati di mafia, terrorismo e contro la Pubblica amministrazione.
La delibera ha visto le forze politiche rappresentate a Montecitorio spaccarsi: al voto, infatti, non hanno partecipato, con motivazioni diverse, il Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Ap. A Favore hanno votato Pd, Sel, Scelta civica, Fratelli d'Italia e Lega.
Stesso andamento anche al Senato, con i cinque stelle che votano no e Forza Italia che non vota.
Tweet Bodrini - "A Montecitorio approvata la delibera per stop vitalizio agli ex deputati condannati per reati gravi. E' segnale forte di moralizzazione", scrive Laura Boldrini, presidente della Camera, su Twitter.
Cosa prevede la norma -in particolare la delibera prevede lo stop ai vitalizi per i reati considerati gravi e che ledono la dignità della carica di parlamentare e di chi la ricopre: reati di mafia e contro la Pubblica amministrazione, oltre alle condanne in via definitiva a più di due anni per reati comuni che prevedano un massimo edittale non superiore ai sei anni, in linea con quanto previsto dalla legge Severino.
I vitalizi non verranno sospesi quando il deputato condannato ottiene la riabilitazione: in quel caso, dopo la comunicazione alla Camera, i vitalizi verranno erogati nuovamente dalla data della presentazione della domanda legittimamente presentata e accolta.
Via libera dal Pd - Il Pd ha detto la deputata Anna Rossomando al termine della riunione, sottolinea come quella approvata sia "una proposta equilibrata. M5s -aggiunge l'esponente dem- mirava a far saltare l'approvazione della delibera oggi per passare alla sede legislativa, con tempi più lunghi. Un atteggiamento che stupisce perchè contradditorio con le pressioni che gli stessi M5S avevano esercitato"
Per M5s compromesso al ribasso - "Non partecipiamo al voto. Questa porcata se la votano da soli", ha detto il vice presidente della Camera dice Luigi di Maio, lasciando la riunione prima del voto. I Cinque Stelle considerano la delibera varata dall'Ufficio di presidenza di Montecitorio un compromesso al ribasso. "Negli Uffici di Presidenza di Camera e Senato stiamo assistendo ad una insopportabile melina da parte di Forza Italia che vuole evitare a ogni costo il taglio ai vitalizi, con la Lega che si accorge solo oggi del tema dopo due anni di totale silenzio e anni d'incoerenza, col Pd bifronte che, con Sposetti si scaglia a favore dei vitalizi e Zanda che lo zittisce", dichiarano in una nota i gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle. "Il Movimento 5 Stelle -aggiungono- la prima forza politica a porre la questione dei vitalizi ai condannati, ha chiesto alcune modifiche per dare senso a questo provvedimento. Concetti già presenti nella prima bozza di delibera del 9 giugno 2014 a firma Laura Bottici, da cui è partito il dibattito per sopprimere veramente e definitivamente i vitalizi ai condannati per gravi reati".
No da Fi e Ap - Mentre Forza Italia non ha votato perché fin dal primo momento schierata a favore dell'opzione legislativa per risolvere la questione dei vitalizi, Ap ha motivato la scelta di non partecipare al voto sottolineando la diversità di opinione in merito alla questione di giuristi e presidenti emeriti della Consulta si dividano: "Nella sostanza - ha spiegato Ferdinando Adornato - siamo d'accordo, quanto alla forma non vogliamo sostituirci ai costituzionalisti. Piuttosto, sorprende che su una materia così controversa ci sia stata un'accelerazione forse un po' troppo superficiale. Forse l'approssimarsi del voto...".