Pensioni, Conti: "Potenziale emergenza per bilancio. Restituzione da assegni più bassi"
Occorre piano restituzione graduale partendo da assegni più bassi e salvaguardando equità
Roma, 9 mag. - (AdnKronos) - La sentenza della Corte Costituzionale apre una "potenziale emergenza nei conti pubblici". E' quanto afferma in una intervista all'Adnkronos l'ex commissario Inps Vittorio Conti, secondo cui occorre predisporre una soluzione in grado di rispondere alla sentenza "garantendo la restituzione graduale degli importi partendo da quelli più bassi all'interno di un quadro generale che salvaguardi l'equità".
Il problema -spiega l'ex commissario, "è complesso. Si tratta di scelte che hanno una forte valenza politica. Comunque occorre fare bene i conti e muoversi con cautela. Ogni intervento va calibrato per evitare ripercussioni negative sulla crescita". L'unica strada per far fronte all'emergenza conti -sottolinea ancora- è la crescita economica. Quindi la soluzione va calibrata evitando ad ogni costo misure recessive".
D'altra parte, ricorda Conti, "la scelta di intervenire sulle indicizzazioni delle pensioni fu giustificata dalla condizione di emergenza in cui si trovava il paese". "Una emergenza dalla quale stiamo uscendo ma il percorso non è ancora concluso. Occorre perciò minimizzare l'impatto dell'intervento salvaguardando comunque l'equità. Nella consapevolezza che l'emergenza ci consente di interpretare la sentenza con gradualità".
Per l'ex commissario, fermo restando che sarà la politica a fare le opportune valutazioni, "è comunque evidente che una applicazione alla lettera della sentenza creerebbe problemi di sostenibilità dei conti. Occorre perciò ragionare su una soluzione che giocando sulla tempistica e sulla gradualità sia in grado di dare una risposta alla sentenza partendo dagli assegni più bassi".
Conti infine auspica che la vicenda diventi anche uno stimolo a completare il passaggio al contributivo completando il processo di riforma avviato negli anni '90. "Il percorso fatto finora non è stato accompagnato dalla necessaria lucidità. Per garantire il futuro occorre ragionare sullo sviluppo della previdenza complementare attraverso incentivi e l'utilizzo di fondi accumulati per finanziare la crescita economica". "Solo un sistema solido -conclude- potrà ristabilire la necessaria fiducia dei cittadini che i loro contributi versati oggi saranno in grado di garantire la pensione futura".