Roma, 15 mag. (AdnKronos) - Concorso in incendio colposo: è l'ipotesi di reato fatta dal procuratore della Repubblica Gianfranco Amendola e dal pubblico ministero Valentina Zavatto nell'ambito dell'inchiesta sull'incendio che tra il 6 e 7 maggio scorso ha praticamente distrutto il Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. Le persone iscritte nel registro degli indagati sono dipendenti della ditta che ha in appalto la gestione e la manutenzione degli impianti di condizionamento e riscaldamento all'interno dell'aeroporto. La decisione di iscrivere i 5 nel registro degli indagati è stata presa in base a quanto mostrato da filmati e da quanto emerge dalle conversazioni telefoniche acquisite dal magistrato. In particolare emerge che gli indagati abbiano compiuti lavori nella sala E 9 dalla quale sono partite le fiamme. I lavori in particolare erano stati decisi per eliminare un problema determinato da un quadro elettrico che tendeva a surriscaldarsi. Per risolvere l'inconveniente i 5 operai si sarebbero serviti di un climatizzatore portatile cercando di raffreddare l'ambiente. Questo apparecchio avrebbe a sua volta presentato degli inconvenienti non avendo collegamento esterno con un tubo. Intanto sull'incendio avvenuto all'aeroporto il procuratore Gianfranco Amendola e il pubblico ministero Valentina Zavatto hanno ascoltato come persona informata sui fatti l'ingegnere Marco Ghimenti comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma. La convocazione del comandante dei vigili del fuoco è stata necessaria per capire qual è l'attuale situazione degli impianti antincendio e come funzionano considerato che a parte qualche estintore e rilevatore di fumo e calore non esistono porte tagliafuoco o sistemi automatici a pioggia. Nei prossimi giorni l'ingegnere Ghimenti consegnerà al procuratore di Civitavecchia una relazione scritta.