Soluzione politica per la Libia e patto civiltà contro il terrorismo, l'appello di Mattarella in Tunisia
Tunisi, 18 mag. (AdnKronos) - La situazione in Libia è preoccupante, ma serve una risposta politica della comunità internazionale e non militare. E nella lotta al terrorismo occorre un patto di civiltà. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla in Tunisia, prima nazione non europea ad essere visitata dall'inizio del mandato. Una meta non casuale, scelta prima dell'attentato al museo del Bardo e riconfermata poi per ribadire sostegno ad una nazione che ha sempre rappresentato un esempio di "lungimiranza" nella scelta della "via della democrazia, della libertà e del progresso civile e sociale". Uno snodo cruciale, un esempio di rapporti fruttuosi con un'area del Mediterraneo che rappresenta un'opportunità per l'Europa, ma oggi una minaccia a causa del terrorismo. Un pericolo che passa attraverso la Libia, Paese che va pacificato al più presto.
"Abbiamo parlato della Libia -spiega Mattarella dopo l'incontro con l'omologo tunisino Beji Caid Essebsi e prima di incontrare il premier Habib Essid- ribadendo la convinzione comune che occorre aiutare quel Paese ad uscire dalla condizione di guerra civile che fa soffrire i suoi cittadini. Per arrivare a questa soluzione di pacificazione occorre una soluzione politica, non militare, che consenta che si formi in Libia un governo di unità nazionale, che riporti uno Stato funzionante in quel Paese. Noi speriamo che da un lato tutti i Paesi confinanti dall'altro l'Unione europea e l'intera comunità internazionale nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, trovino gli strumenti per aiutare la Libia a trovare la sua pacificazione".
Concetti ribaditi ed ampliati anche di fronte all'Assemblea dei rappresentanti del popolo, in un discorso nel quale il Capo dello Stato affronta i temi legati al terrorismo internazionale; loda i progressi compiuti dalla Tunisia sulla strada della democrazia; e torna a spronare l'Europa ad aprirsi e a trovare soluzioni di fronte ai flussi migratori.
"Per sconfiggere l'estremismo" il Presidente della Repubblica invita a lasciare da parte "la falsa retorica dello scontro di civiltà tra Occidente e Islam" ed a ricercare "piuttosto un patto di civiltà, una forte cooperazione nazionale e internazionale, in grado di contrastare la radicalizzazione delle generazioni più giovani e vulnerabili, offrendo loro un futuro di integrazione e di opportunità. La vera contrapposizione, infatti, non è tra fedi o culture diverse, ma tra chi opera per il dialogo e la pace e chi fomenta divisioni e odio, tra chi mette al centro il valore della persona e i suoi diritti e chi, come l'Isis, si nutre di una narrativa fanatica e oscurantista".
Occorre allora guardare alla Tunisia come esempio di "lungimiranza, per aver scelto la via della democrazia, della libertà e del progresso civile e sociale", tanto che "il processo democratico costituisce una storia di successo e un punto di riferimento per tutta la regione mediterranea". Mai dimenticare però "che la democrazia non è mai una conquista permanente e definitiva: va attuata e rinnovata ogni giorno. Ne abbiamo avuta, purtroppo, tragica testimonianza con il vile attentato al Museo del Bardo". Episodio rispetto al quale "la Tunisia ha saputo reagire con compostezza, fermezza e coesione, segno di una società viva, determinata a proteggere la propria libertà e pronta a respingere l'estremismo jihadista".
Il Capo dello Stato ricorda anche la collaborazione tra Italia e il Paese Nord africano che permette una gestione intelligente dei flussi migratori e ne approfitta per lanciare un nuovo monito ma anche un incoraggiamento all'Unione europea: "un dramma umanitario senza precedenti di cui l'Europa deve farsi carico collettivamente", anche se "nelle ultime settimane, grazie anche, e soprattutto, all'iniziativa politica dell'Italia, è comunque cresciuta anche a Bruxelles la consapevolezza di quale sia la reale posta in gioco del dramma che stiamo vivendo e l'Unione europea si sta preparando ad un cambio di passo nel modo di gestirlo".