Lega, da Roma a Pontida per incontrare Salvini
Pontida (Bg), 21 giu. - (AdnKronos) - "Siamo partiti ieri alle 17 e 30 da Roma e siamo arrivati all'una di questa notte per incontrare Salvini e lo abbiamo visto e fatto i complimenti per quanto sta facendo, per la la lotta contro i clandestini, per la sicurezza e l'ordine". Marco e Alessandro raccontano all'Adnkronos la loro prima esperienza sul 'pratone' di Pontida, convinti che la Lega e sopratutto il suo segretario federale Matteo Salvini "possa arginare il fenomeno dell'immigrazione ormai incontrollata". (Fotogallery)
"Faccio la guardia giurata a Roma -spiega Marco- e non ne posso proprio più di vedere quanto i i nomadi stanno combinando in città' senza che si possa intervenir. Loro -sottolinea- sono assistiti da avvocati qualunque cosa facciano mentre noi, se interveniamo magari un po' bruscamente, veniamo denunciati e accusati di razzismo". Salvini, secondo i due "rappresenta ormai l'unico polo di attrazione che può frenare questa situazione. Non è che nessuno voglia gli immigrati -osserva ancora Marco- e che purtroppo sono finiti i soldi, anche per noi".
Aggirandosi tra i banchetti e i leghisti della prima ora, i due non nascondendo il loro accento romano, si fanno immortalare con alcuni esponenti tra i più coloriti che stanno arrivando sul prato facendo loro i complimenti e ricevendo a loro volta pacche sulle spalle e inviti a bere un caffè. "Fino ad adesso ci siamo trovati benissimo, abbiamo ricevuto un'ottima ospitalità da parte di tutti e questo è il segno che Salvini non vuole dividere l'Italia, anzi è l'unico che forse riesce ad unirla".
Salvini, osservano "rispetto ai 'vecchi' come Bossi e Calderoli è riuscito a cambiare il movimento. Certo, bisogna rispettare i 'vecchi' come Bossi che ha il merito di aver creato la Lega però lui è il passato e adesso i problemi sono altri rispetto a quelli che ha affrontato lui all'inizio. Salvini -concludono- adesso non parla solo ai padani ma a tutti gli italiani di problemi che riguardano tutti".
Le ruspe e i nuovi 'leghisti' provenienti dal sud sono i protagonisti del raduno di Pontida di quest'anno. Mentre il 'pratone' si sta riempiendo e sul palco si stanno esibendo diversi artisti 'padani', tra i numerosi striscioni presenti, spiccano quelli degli esponenti provenienti da Bari, Viterbo, Sabaudia, Nettuno, Matera e da Sicilia e Sardegna. Numerose poi le magliette in vendita e indossate dai leghisti rappresentanti delle ruspe, diventate simbolo della campagna che il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, ha lanciato contro i rom. Tutto questo in attesa dell'arrivo dei big della Lega che inizieranno a parlare dal palco alle 11 con l'intervento conclusivo di Salvini previsto attorno alle 13.