La Chiesa apre ai divorziati risposati ma no alle nozze gay
'Tenendo conto della diversità delle situazioni di partenza'
Città del Vaticano, 23 giu. (AdnKronos) - Apertura della Chiesa ai divorziati cattolici risposati civilmente. L'Instrumentum Laboris messo a punto dal Sinodo dei Vescovi - ampliando la Relatio dello scorso ottobre, in vista dell'assemblea ordinaria dedicata alla famiglia convocata da Papa Francesco in Vaticano dal 4 al 25 ottobre - riporta la richiesta che "l’attenzione e l’accompagnamento nei confronti dei divorziati risposati civilmente si orientino verso una sempre maggiore loro integrazione nella vita della comunità cristiana, tenendo conto della diversità delle situazioni di partenza".
Quanto alla possibilità della somministrazione dei sacramenti e in modo particolare della comunione ai divorziati risposati, si afferma che "vanno ripensate le forme di esclusione attualmente praticate nel campo liturgico-pastorale, in quello educativo e in quello caritativo. Dal momento che questi fedeli non sono fuori della Chiesa, si propone di riflettere sulla opportunità di far cadere queste esclusioni".