Cresce ipotesi fiducia, forse già giovedì Roma, 23 giu. (AdnKronos) - E' rush finale per il ddl scuola, dopo che nel primo pomeriggio è stato depositato il maxi emendamento dei relatori in Commissione Senato. Un testo che non sembra possa servire a far ritirare le oltre 800 modifiche presentate dalle opposizioni, in particolare da Lega, Cinque Stelle e Sel, aprendo quindi la strada alla ipotesi del voto di fiducia. Un voto, che a quanto si è appreso, potrebbe arrivare in Aula già nella giornata di giovedì. "I relatori hanno presentato un emendamento sostitutivo del ddl che tiene conto efficacemente di un lavoro di sintesi di alcune richieste emerse dal dibattito in commissione. Questo maxi emendamento contiene molto chiaramente la fattibilità assoluta e concreta del piano assunzionale così come concepito dal governo nel rispetto dei tempi dell'anno scolastico", ha spiegato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, al termine dei lavori. La fiducia? "Non era questo il luogo per decidere. C'è una capigruppo che deciderà i tempi del percorso parlamentare", ha detto il ministro. Renzi intanto ha spiegato che "se la riforma della scuola andrà in porto ci saranno centomila nuove assunzioni, un grande investimento sugli insegnanti e una riorganizzazione con il cosiddetto organico funzionale, altrimenti ci sarà il regolare turn over con 20, 25 mila assunzioni". No da Sel e Lega a maxi emendamento - Prima di decidere cosa fare con i nostri emendamenti, che sono 130 e tutti di merito, vogliamo leggere il maxi emendamento. Se qualcuna delle nostre prpoposte viene accolta, bene. Altrimenti non facciamo sconti", dice il presidente dei senatori della Lega, Gian Marco Centinaio. Non ci pare che nel maxiemendamento presentato oggi in commissione sia stato recepito alcunché delle nostri critiche alla riforma della scuola", hanno detto la presidente del gruppo Misto-Sel Loredana De Petris e la senatrice di Sel Alessia Petraglia. "Vedremo nelle prossime ore -proseguono le senatrici- se alla commissione Cultura verrà data possibilità di intervenire sul maxiemendamento e di votare oppure se, come è stato sinora e come temiamo sarà anche in futuro, tutto si risolverà in una ignobile farsa".