Washington, 23 giu. (AdnKronos) - Svolta della Casa Bianca nella politica sugli ostaggi americani rapiti all'estero dai gruppi jihadisti. Domani, anticipa la stampa Usa, il presidente Barack Obama annuncerà che il governo non impedirà più alle famiglie dei rapiti di pagare i riscatti a gruppi come lo Stato Islamico per ottenere il rilascio dei propri famigliari. Contro le famiglie degli ostaggi che intendono pagare i riscatti non verranno più minacciati procedimenti penali. Si tratta, spiega al New York Times un alto funzionario dell'Amministrazione Usa, di una delle tante modifiche che Obama intende apportare alla politica finora seguita dagli Stati Uniti dopo un processo di revisione durato sei mesi. Attraverso una direttiva presidenziale e un ordine esecutivo, Obama chiarirà che gli Stati Uniti, pur continuando a rifiutare qualsiasi concessione a chi rapisce cittadini americani, il governo potrà comunicare e negoziare con i rapitori o fornire aiuto alle famiglie dei rapiti per assicurare il ritorno a casa di quanti sono tenuti prigionieri. La svolta che verrà annunciata domani ufficializzerà quella che di fatto è stata la gestione segreta di alcuni casi di rapiti da parte degli Stati Uniti. Come nel caso di Bowe Bergdahl, il militare Usa tenuto prigioniero dai talebani e liberato in cambio di cinque detenuti nel carcere di Guantanamo.