Palermo, maxi truffa nell'appalto del servizio antincendio: sequestri per 12 mln
Sigilli a quattro società e sequestrato denaro e anche aeromobili
Palermo, 27 giu. (AdnKronos) - Una maxi truffa sul servizio antincendio in Sicilia ai danni della Regione siciliana è stata scoperta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, che ha sequestrato società, denaro ed elicotteri per un valore di 12,5 milioni di euro. Al termine di una complessa indagine, che ha consentito di svelare una colossale truffa ai danni dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della Sicilia nell'affidamento e svolgimento del servizio di antincendio boschivo della Regione Siciliana, le Fiamme gialle hanno eseguito, su tutto il territorio nazionale, una vasta serie di sequestri nei confronti degli amministratori pro tempore di quattro società ritenuti responsabili dei reati di truffa aggravata a danno dello Stato, falsità in atto pubblico, turbata libertà degli incanti, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture.
L'attività investigativa - svolta dalle Fiamme Gialle, anche con il contributo del Corpo Forestale della Regione Siciliana, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo - ha permesso di accertare la "fraudolenta aggiudicazione dell'appalto concernente il servizio antincendio" da parte delle quattro società, riunitesi in un'associazione che ha "attestato di avere la disponibilità di personale di volo e tecnico in realtà inesistente e ha dichiarato di poter effettivamente impiegare due elicotteri bimotore che, invece, erano già impegnati in altri servizi presso diverse Regioni italiane", dicono gli inquirenti. In questo modo, le società coinvolte hanno potuto assicurarsi "un appalto milionario a tutto danno delle casse regionali, atteso che, in virtù della assenza di altre offerte, l'aggiudicazione è avvenuta con un ribasso irrisorio dello 0,84%".
"Ma i comportamenti truffaldini hanno pure riguardato la materiale esecuzione del servizio, comportando ripetuti inadempimenti del contratto d'appalto", spiegano le Fiamme gialle.
All'esito delle investigazioni svolte dai finanzieri, il Tribunale di Palermo Sezione del Giudice per le indagini preliminari ha emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un'ordinanza di sequestro preventivo per equivalente nei confronti delle quattro società e dei relativi rappresentanti legali, finalizzata a colpire i beni nella loro disponibilità per un valore pari a 12.519.000 euro. A finire sotto sequestro sono stati l'intero capitale sociale, gli immobili le attrezzature aziendali ed alcuni aeromobili delle società coinvolte nonché le somme, in corso di quantificazione, depositate sui numerosi conti correnti nella disponibilità degli indagati e delle società stesse. Le indagini proseguono per il completo "accertamento delle responsabilità individuali anche con riferimento ad ulteriori episodi criminosi, allo stato, in corso di verifica da parte degli inquirenti".