Caso Ruby, i pm: "Berlusconi versò 7 milioni per corromperla"
Milano, 30 giu. (Adnkronos) - - È di sette milioni di euro la cifra che Silvio Berlusconi avrebbe versato a Ruby Karima per corromperla. È questa l'ipotesi accusatoria della procura di Milano che ha notificato l'avviso di chiusura indagini nei confronti di Berlusconi e di altre 33 persone, tra cui la stessa Ruby e molte delle ragazze che partecipavano alle serate di Arcore.
Altre 11 posizioni, tra cui quelle degli avvocati Nicolò Ghedini e Piero Longo, risultano stralciate, ossia non si è arrivati all'avviso di conclusione delle indagini. Nei loro confronti "non abbiamo ritenuto di procedere, in vista di qualcosa che avverrà a breve", si è limitato a dire il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati.
Secondo quanto ipotizzato dai sostituti procuratori di Milano Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, l'ex premier, individuato come il "corruttore", avrebbe versato alle ragazze che partecipavano alle serate ad Arcore, in cambio del loro silenzio, oltre 10 milioni di euro e altre concessioni a titolo gratuito come case, spese mediche e doni "di elevato valore economico". I soldi sarebbero stati versati "attraverso bonifici fino al marzo scorso".
Nei confronti di Ruby Karima, invece, "non risulta nessun bonifico". I soldi che l'ex premier avrebbe versato per lei, 7 milioni di euro, sarebbero stati versati in contanti attraverso l'avvocato Luca Giuliante definito dagli inquirenti "una sorta di amministratore di Ruby che gestiva i trasferimenti di denaro tra Berlusconi e Karima" in cambio del suo silenzio. "Una buona parte" di questi soldi, spiega il sostituto procuratore Siciliano, "sarebbero andati all'estero anche attraverso Luca Risso (il compagno di Ruby, ndr), che è riuscito a reimpiegarli attraverso attività all'estero", come il pastificio e il ristorante in Messico.
In particolare, spiegano i magistrati, "abbiamo tracciato due milioni a Dubai, dei valori immobiliari non calcolabili in Messico (pastificio, alloggi per dipendenti, un appartamento) e un enorme quantitativo di contanti: solo nel 2014 l'utilizzo di contanti è pari a circa 800 mila euro".
A chi chiede conto della tesi difensiva dei legali di Silvio Berlusconi secondo i quali l'ex premier avrebbe dato denaro alle sue ospiti ad Arcore come atto di generosità, il sostituto procuratore di Milano Tiziana Siciliano replica: "Il materiale probatorio è tale che vanifica l'ipotesi difensiva". Di questo materiale, farebbero parte "intercettazioni, documenti contabili, filmati coi telefonini, contratti di lavoro". Un "coacervo documentale", a dire del magistrato.