Bimba dilaniata dall'elica dello yacht, comandante interrogato fino a tarda notte
procura indaga per omicidio colposo
Cagliari, 10 lug (AdnKronos) - Ha creduto che tutti fossero abbastanza distanti dallo yacht, poi ha dato gas ai motori, ma le eliche avrebbero risucchiato la piccola 11enne. E' questa l’ultima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Cagliari e del Nucleo Investigativo provinciale sulla base di elementi testimoniali e in parte tecnici in merito alla tragedia accaduta ieri pomeriggio a Santa Margherita di Pula, dov’è rimasta uccisa Letizia Trudu, la bimba di Assemini, dilaniata dalle eliche del Thor II, uno yacht di 14 metri con al comando Maurizio Loi, imprenditore 56enne di Cagliari.
L'uomo, una volta dopo che il padre Andrea Trudu e la piccola Letizia, insieme ad altre persone, si erano tuffati in acqua per raggiungere la spiaggia, ha ritenuto che fossero tutti abbastanza lontani dall'imbarcazione e ha iniziato la manovra di allontanamento. Pochi istanti e le urla dei bagnanti hanno richiamato l'attenzione del comandante che, capita la situazione, ha spento i motori e si è buttato in acqua per soccorrere la bambina ferita.
Portata, anche con l'aiuto del padre, a nuoto sulla riva, l'11enne è stata soccorsa, ma ogni tentativo di salvarla è stato vano. L'uomo, sentito fino a tarda notte in caserma, è ancora in stato di choc. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.