Gros: "Accordo sulla Grecia ora è scontato ma controllo banche resta"
Tsipras avrà vita lunga, il referendum gli ha dato imprimatur
Roma, 10 lug. (AdnKronos) - L'accordo tra Ue e Grecia sulle nuove misure presentante dal governo ellenico e scritte con l'assistenza degli sherpa francesi appare ormai scontato, ma il controllo sulle banche resterà ancora in atto. E' quanto sottolinea con l'Adnkronos Daniel Gros, direttore del think tank Ceps di Bruxelles.
"La nuova lista di Tsipras è stata redatta con l'aiuto dei tecnici francesi, se non fosse andata bene neanche gliela avrebbero fatta presentare", dice Gros con quel pizzico di sarcasmo di chi segue da mesi la pantomima dell'estenuante negoziato ellenico. "Questo contributo è stato di grande aiuto, ha fatto bene il nuovo ministro Tsakalos a chiederlo perché uno dei problemi di Atene era proprio l'apporto dello staff tecnico del ministero". Gros non prevede inoltre grandi 'maldipancia' in Grecia per il piano di Tsipras e anzi pronostica lunga vita al leader di Syriza al governo. "Ho l'impressione che Tipras sul fronte interno ora che ha avuto l'avalllo del referendum possa fare quello che vuole - osserva l'economista - E' come se per i greci contasse più la forma che la sostanza, la retorica che la realtà: adesso loro possono dire 'questo è il nostro programma'. E se il premier mantiene questa direzione il suo governo durerà a lungo perché ha avuto l'imprimatur del referendum".
Accordo o non accordo i nodi strutturali del paese restano, ma Gros appare ottimista. "I problemi del'economia ellenica rimangono, ma già nel 2014 c'era un accenno di crescita che è stata azzerata dal'instabilità politica e dal controllo sui capitali che comunque resterà ancora per un po'", spiega, sottolineando che "tuttavia il fondo è stato già toccato e credo che adesso il paese possa solo risalire". Certo, rileva, "ci vorranno almeno sei mesi prima che l'economia si rimetta in carreggiata ma prevedo un balzo già nel 2016 per poi assestarsi". A patto però, conclude, "che il paese metta mani sulla spesa pubblica in modo serio e rafforzi la competitività".