Grecia, Commissione europea propone 7 mld prestito ponte con Efsm
Bruxelles, 15 lug. (AdnKronos) - La Commissione europea propone di erogare un prestito ponte da 7 miliardi di euro alla Grecia attraverso l'Efsm, lo European Financial Stabilisation Mechanism. Il finanziamento, si spiega dall'esecutivo Ue, avrebbe una durata di sei mesi, sarebbe erogato in un'unica tranche e sarebbe legato "a condizionalità di politica economica"
. Alcuni Paesi non euro, come Gran Bretagna, Danimarca e Polonia hanno già espresso riserve all'utilizzo dell'Efsm.
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l vicepresidente della Commissione europea con delega all'Euro, Valdis Dombrovskis, ha fatto sapere che la Commissione europea ha esplorato varie opzioni per erogare un prestito ponte alla Grecia, ma, "allo stato attuale e in mancanza di meglio, resta il ricorso all'Efsm". Dopo aver studiato l'aumento dell'emissione di titoli di Stato greci e il ricorso a fondi del bilancio Ue, "le altre opzioni più realistiche erano i prestiti bilaterali e l'Efsm. Visto che per i prestiti bilaterali non c'erano prospettive, resta l'Efsm", spiega Dombrovskis. La Commissione propone agli Stati membri di concedere 7 miliardi di euro, che "saranno ripagati una volta che sarà attivato il programma Esm".
Dombrovskis ha riconosciuto che il ricorso all'Efsm "non è un'opzione facile. Molti Paesi non euro hanno espresso preoccupazione che il prestito non venga restituito e dobbiamo tenerne conto". Ora spetterà agli Stati membri decidere.
Entro oggi il Parlamento greco dovrà approvare il piano di riforme richieste da Bruxelles. Il pacchetto, come riferito dall'agenzia stampa greca Ana, comprende una serie di misure fiscali con ritocchi all'aliquota Iva, una tassa di solidarietà e cambiamenti nella tassazione degli agricoltori.
Saranno introdotte tre aliquote Iva: la più bassa, al 6%, riguarderà farmaci, libri e biglietti di teatro, quella media al 13% sarà per cibi freschi, energia, acqua e alberghi, quella più alta al 23% per prodotti alimentari trasformati, trasporti, ristoranti, servizi medici. E' prevista anche la graduale eliminazione entro il 2016 dell'aliquota speciale per le isole, mantenendo questo status solo per le isole più remote. In cambio verrà offerto sostegno al reddito degli abitanti più poveri delle isole.
La bozza prevede un contributo di solidarietà con un'aliquota fra lo 0,7% e l'8% a seconda del reddito, una tassa sul lusso fra il 10 e il 13% per veicoli ad alta cilindrata, piscine, velivoli e barche di oltre 5 metri. Infine aumenteranno le tasse sugli agricoltori e la tassa sulle imprese sale dal 26 al 28% con un anticipo di pagamento del 100% sui profitti.
Nel frattempo, ieri sera, in un'intervista alla televisione pubblica Ert, il premier greco, Alexis Tsipras, ha affermato che "quello raggiunto all'Eurosummit dopo 17 ore di negoziati è stato un accordo difficile, ma, a differenza di quello proposto il 25 giugno, non porta ad un'impasse e può fare uscire la Grecia dalla crisi". Proprio in merito all'Eurosummit, il premier ha anche ricordato di avere avuto l'appoggio di Francia, Italia e Cipro.
Tsipras ha anche precisato che l'intesa è stata "il risultato di una pressione molto forte a un paese e al suo popolo". In particolare, ha detto il leader di Syriza, "il modo in cui è stato visto il referendum non onora i valori dell'Europa".
L'accordo, ha spiegato ancora Tsipras, "prevede 82 miliardi di euro e una copertura di tutti bisogni economici e finanziari del paese per i prossimi tre anni alla fine dei quali si parla di una eventuale ristrutturazione del debito". Per il premier greco questo memorandum " potrà portare il paese a dimenticare la parola Grexit e offrirà una prospettiva per nuovi investimenti e ritorno nei mercati finanziari".
"Non ho intenzione di scappare, voglio far capire al popolo che non ho intenzione lasciare il paese nella catastrofe", ha poi assicurato Tsipras aggiungendo che "mi assumerò pienamente le mie responsabilità".
Intanto, il Fondo monetario internazionale, si legge sulla Bbc, avrebbe lasciato intendere che un terzo piano di salvataggio della Grecia potrebbe già essere a rischio, attaccando poi l'accordo offerto dai leader dell'eurozona. Il debito pubblico della Grecia, avrebbe affermato l'Fmi, è diventato "estremamente insostenibile" ed è necessaria una qualche forma di riduzione del debito.