Berlino, 17 lug. (Adnkronos/Dpa) - - Via libera della Bundestag all'avvio dei negoziati con la Grecia per il nuovo, il terzo, piano di salvataggio per un valore complessivo compreso tra gli 82 e gli 86 mld di euro. Il testo è passato con 439 sì e 119 no, 40 le astensioni. Intanto il Consiglio dei governatori del fondo sava-Stati Esm si riunirà alle 15 in conference call. A seguire ci sarà una teleconferenza dell'Eurogruppo. "Ci lasciamo alle spalle giorni di una drammaticità difficile da superare": h detto stamane il cancelliere tedesco Angela Merkel intervenendo al dibattito in Aula, sottolineando la gravità della crisi attraversata e riconoscendo le difficoltà che i greci avranno nel far fronte al piano di riforme concordato in cambio degli aiuti. "Non ci possono essere dubbi: l'esito di lunedì è stato duro", ha ammesso Merkel, osservando però che sarà dura anche per gli altri 18 paesi della zona Euro che dovranno contribuire a trovare 86 miliardi di Euro per il possibile futuro pacchetto di aiuti. Ricordando la rottura del dialogo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali a fine giugno la cancelliera ha detto che restavano percorribili solo tre opzioni: ignorare i trattati europei, abbandonare la Grecia alla propria sorte, "il che avrebbe comportato caos e violenza, fino a far dissanguare il paese" o "cercare una via di uscita assieme alla Grecia". "E' ciò che abbiamo fatto", ha aggiunto Merkel, ammettendo che il risultato dei negoziati interni alla zona Euro "è senza nessun dubbio duro" per il popolo greco per via delle riforme chieste ad Atene. "Ciò che abbiamo deciso non è stato solo per la Grecia, ma è una decisione per un'Europa ed una zona Euro forti. Lo facciamo per la gente in Grecia, ma lo facciamo anche per la gente in Germania". L'Europa, ha proseguito, "è forte e robusta. La Germania è forte e robusta. Ma dobbiamo pensare che alla Germania le cose andranno bene a lungo termine solo se andranno bene all'Europa". La cancelliera ha quindi sottolineato l'importanza del coordinamento con la Francia: "Spesso abbiamo opinioni molto diverse. Ma proprio perché la prospettiva dei due paesi è diversa, quando arrivano ad un accordo indicano una strada che anche gli altri possono percorrere". Durante il suo intervento Merkel - che oggi compie 61 anni - è stata applaudita più volte, ma l'applauso più forte è andato al ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble quando la cancelliera lo ha ringraziato per gli sforzi negoziali condotti notte e giorno durante la crisi. Un voto quello di oggi del Parlamento tedesco che arriva il girono dopo il via libera ieri all'Eurogruppo e la decisione della Bce di innalzare il tetto del fondo Ela. Dai legislatori tedeschi ci si attende una maggioranza di voti favorevoli malgrado la crescente opposizione all'interno della maggioranza. Nel corso di una riunione che si è svolta ieri, 48 esponenti del blocco conservatore di 311 deputati che fa capo alla cancelliera hanno annunciato l'intenzione di votare contro. A febbraio erano solo 29 i parlamentari cristianodemocratici (Cdu) e cristianosociali (Csu) che si erano pronunciati contro un'estensione del programma di salvataggio. A capitanare il fronte del 'falchi' in Europa nella lunga trattativa con la Grecia è il severo ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che ieri si è espresso ancora una volta in favore di una Grexit temporanea. Dichiarazioni quelle del Bundesminister der Finanzen che riflettono anche la posizione di buona parte dell'elettorato tedesco, contrario a veder devolvere denaro alla Grecia dopo un braccio di ferro di mesi tra creditori internazionali e governo di Atene. Attesa comunque la vittoria del sì nel voto dei 631 parlamentari del Bundestag, con l'appoggio dei socialdemocratici che stanno in coalizione al governo con Merkel e dei Verdi. Intanto il direttore generale dell'Fmi si è di nuovo schierata in favore di una ristrutturazione del debito, indipensabile per alleviare l'onere del debito di Atene. "Bisogna ristrutturare il debito alleggerire l'onere", ha detto alla radio 'Europe 1', suggerendo di "estendere in modo significativo le scadenze, allungare il periodo di grazia durante il quale non è previsto alcun rimborso e ridurre al massimo gli interessi". "Crediamo che utilizzando questi tre metodi, in modo davvero significativo, si possa rendere il debito sopportabile", ha detto Lagarde.