Roma, 20 lug. (AdnKronos) - Si è suicidato nella notte nel carcere di Regina Coeli il presunto killer del gioielliere, ucciso mercoledì scorso nel suo negozio in via dei Gracchi a Roma. L'uomo, 32 anni, era stato fermato sabato sera, a Latina, a bordo di un treno. Secondo quanto riferisce il segretario generale aggiunto della Cisl Fns Massimo Costantino, il presunto assassino del gioielliere si "è impiccato ieri sera alle ore 22.50". L'uomo, fa sapere il segretario generale aggiunto della Cisl Fns Lazio Massimo Costantino, "era solo in cella, in sezione vi erano circa 120 detenuti", e si è impiccato legando "un lenzuolo alla finestra della cella". "I soccorsi sono stati immediati, sette minuti e l'ambulanza era già a Regina Coeli, in sezione vi erano due agenti - riferisce il sindacato - Per la grande sorveglianza è previsto un giro di controllo ogni 15 minuti". Per la Fns Cisl Lazio "tale suicidio rappresenta un doppio fallimento poiché da un lato non è stato data la possibilità alla famiglia del gioielliere di vedere riconosciuta la giustizia e far espletare in carcere la pena a Ludovico Caiazza ma dall'altro per lo stesso, che non si è evitato di far compiere tale gesto". Sulla morte di Caiazza, la procura di Roma ha aperto un fascicolo per il momento contro ignoti. Il magistrato che si occupa dell'inchiesta è Sergio Colaiocco, che ha disposto per domani l'autopsia. In seguito al suicidio, a quanto si apprende, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha subito avviato una indagine interna. Si tratta di una attività di prassi che viene sempre fatta quando si verificano questi casi, sottolineano al Dap.