Era nell'Armata Rossa durante l'invasione degli anni '80 poi si unì agli insorti, venne catturato nel 2009 Washington, 8 ago. (AdnKronos) - Irek Hamidullin, il 'talebano sovietico', è stato condannato dal tribunale federale di Richmond, in Virginia. Ex ufficiale dell'esercito sovietico durante l'invasione dell'Afghanistan e poi unitosi ai talebani, Hamidullin era accusato di aver guidato un attacco contro le truppe statunitensi nel 2009. Tra i 15 capi di accusa per i quali era comparso davanti al tribunale, la giuria ha riconosciuto Hamidullin colpevole anche di sostegno al terrorismo e pianificazione dell'uso di armi di distruzione di massa. Come riporta la Bbc, il 55enne ex ufficiale sovietico è il primo prigioniero militare catturato in Afghanistan e giudicato in un tribunale federale Usa. Alcune delle accuse per le quali è stato riconosciuto colpevole comportano l'automatica condanna all'ergastolo. L'udienza nella quale verrà resa nota la pena è fissata per il 6 novembre. Nell'attacco del 2009 alla base di Camp Leyza, nella provincia di Khost, morirono circa una trentina di insorti talebani. L'unico a sopravvivere fu Hamidullin, che venne poi catturato, mentre nessun militare Usa o afghano rimase ucciso. L'ex ufficiale sovietico, poi unitosi ai talebani, rimase cinque anni nel carcere della base militare di Bagram, prima di essere trasferito negli Stati Uniti. I suoi legali avevano chiesto, senza successo che le accuse venissero fatte cadere e che Hamidullin, in quanto prigioniero di guerra, venisse giudicato da un tribunale militare. L'accusa ha invece sostenuto che i militari statunitensi sono protetti dalle leggi federali Usa, senza distinzione per il luogo nel quale avvengono i reati contro di loro. La giuria del tribunale di Richmond ha raggiunto il verdetto di colpevolezza dopo cinque giorni di udienze nelle quali sono stati ascoltati i testimoni e otto ore di camera di consiglio. Nel corso del procedimento, l'ex ufficiale sovietico si è rifiutato di testimoniare davanti alla corte.