Seul, 22 ago. (AdnKronos/Dpa) - La Corea del Nord continua ad alzare i toni e lancia un ultimatum a Seul chiedendo di bloccare entro 48 ore la propaganda ostile, parlando di situazione "difficilmente controllabile". "I nostri militari e il nostro popolo sono pronti a rischiare la vita in una guerra totale per difendere il sistema scelto dalla nostra gente", afferma il ministero degli Esteri citato dall'agenzia stampa ufficiale Kcna. Secondo l'agenzia stampa sudcoreana Yonhap, Pyongyang si prepara a possibili azioni belliche. Fonti militari di Seul riferiscono che soldati di Pyongyang stanno piazzando nuove batterie di artiglieria a nord della zona demilitarizzata. Intanto all'Onu, il vice ambasciatore nordcoreano, An Myong Hun, ha dichiarato che Seul deve interrompere la propaganda ostile entro 48 ore. Venerdì il leader nordcoreano Kim Jong Un aveva dichiarato il "quasi stato di guerra" e posto le truppe al confine con la Corea del Sud in assetto da combattimento, dopo che il giorno prima vi erano stati scambi di colpi d'artiglieria attraverso il confine. Le tensioni fra le Coree sono salite sin da quando soldati di Seul sono stati feriti ai primi del mese dallo scoppio di mine. La Corea del Sud ha accusato Pyongyang e l'11 agosto ha ripreso le trasmissioni di propaganda dirette al nord. I due paesi sono tecnicamente ancora in stato di guerra, dato che il conflitto del 1950-53 si è concluso con un armistizio e non con un trattato di pace.