Scattone: "Non sono sereno, rinuncio alla cattedra"
Roma, 10 set. (AdnKronos) - "La mancanza di serenità mi induce a rinunciare all'incarico per rispetto degli alunni che mi sono stati affidati". E' quanto afferma Giovanni Scattone, l'ex assistente di filosofia del diritto condannato per l'omicidio di Marta Russo, rinunciando alla cattedra che gli era stata assegnata.
"Ho sempre ritenuto che per essere un buon insegnante si debba, anzitutto, essere persona serena - sottolinea Scattone, assistito dal suo legale Giancarlo Viglione - Oggi, in ragione di queste polemiche, non ho più la serenità che mi ha contraddistinto nei dieci anni di insegnamento quale supplente, anni caratterizzati da una mia grande soddisfazione anche e soprattutto legata al costruttivo rapporto instauratosi con alunni e genitori".
"Ed allora, se la coscienza mi dice, come mi ha sempre detto, di poter insegnare - conclude - la mancanza di serenità mi induce a rinunciare all'incarico per rispetto degli alunni che mi sono stati affidati".