7 italiani su 10 controllano origine degli alimenti
e privilegiano made in Italy
Roma, 23 set. (AdnKronos) - Attenti alla provenienza dei prodotti, privilegiano il made in Italy e controllano le informazioni sulla confezione per accertarsi della loro origine. Ben 7 italiani su 10, il 73%, sono sempre più attenti a cosa “sta sotto” gli alimenti che acquistano. E’ una tendenza che emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, realizzato in occasione della presentazione tenuta dall’azienda toscana F.lli Polli con Intesa Sanpaolo che si è svolta oggi a Expo 2015.
La ricerca evideniza che le discriminanti più consuete nella scelta dei diversi prodotti sono al primo posto l’italianità (71%), la presenza di marchi di qualità garantita (67%), l’assenza di conservanti (66%) e la provenienza da filiere biologiche (61%). Tra i prodotti più “controllati” dagli italiani le carni fresche (85%), il latte (77%) e la verdura (72%).
Molto importanti per gli abitanti del Belpaese sono anche i marchi di qualità garantita: quasi 1 italiano su 2 (46,4%) ha rivelato di privilegiare l’acquisto di prodotti con marchio Dop (89%), Igp (79%), Doc (75%), dove l’Italia è leader in Europa con 269 prodotti iscritti nel registro dell’Unione Europea, suddivisi tra 161 Dop, 106 Igp e 2 Stg, secondo i dati del XII Rapporto Ismea Qualivita.
Quasi la totalità delle persone, ben il 95%, al concetto di made in Italy associa un prodotto alimentare di origine interamente italiana, a partire dalle materie prime fino alle diverse fasi della lavorazione. Ma in quanti sono a conoscenza delle caratteristiche deve possedere un alimento per essere definito italiano al 100%? Dall’indagine è emerso che gli italiani sono molto informati sul tema, visto che ben l’81% sa che un prodotto, per essere definito made in Italy, deve essere realizzato con materie prime prodotte sullo Stivale, lavorati e infine confezionato in Italia.
C’è però anche una parte della popolazione (8%) che crede che il confezionamento può essere comunque fatto all’estero, mentre la percentuale scende al 6% per quanto riguarda i vari processi di lavorazione e al 5% per l’origine delle materie prime.
Le maggiori preoccupazioni che portano sempre più italiani a monitorare le etichette degli alimenti sono per il 77% la paura di acquistare prodotti lavorati in paesi dove non si rispettano le più elementari norme igienico-sanitarie, per il 69% l’etichetta va esaminata per controllare l’eventuale presenza di conservanti, coloranti o altri indesiderati additivi chimici. Molto importanti per gli italiani è anche la questione nutrizionale, allo stesso modo delle intolleranze e delle allergie: ben 6 su 10 infatti leggono con attenzioni i valori nutrizionali e gli eventuali allergeni presenti nel prodotto.
Tra le migliaia di prodotti presenti nei supermercati, quelli tenuti maggiormente sotto controllo dagli italiani sono, al primo posto nella speciale classifica del “Cosa sta sotto?” le carni fresche (85%), di cui viene esaminato il luogo di allevamento e di macellazione, il latte (77%), allo stesso modo dei prodotti caseari, e la verdura (72%). Chiudono la classifica gli insaccati (68%), la frutta (65%) e la carne in scatola (61%). Inoltre, la ricerca evidenzia che le donne (77%) si rivelano decisamente più attente degli uomini (63%) per quanto riguarda l’origine dei prodotti, e la percentuale passa dall’85% nella fascia 50-65 al 61% nella fascia 18-25. A livello geografico infine svetta il Nord, che con una percentuale di controllo delle etichette pari al 75%, supera il Centro (72%) e il Sud (68%).
Una recente ricerca condotta dal Ministero per le Politiche agricole e forestali ha rivelato infine che l’82% degli italiani sarebbe disposto a spendere di più per avere la certezza dell’origine e provenienza italiana del prodotto. Questa scrupolosa attenzione all’origine e alla qualità è dimostrata da un dato veramente sorprendente: 1 italiano su 2 sarebbe pronto a pagare dal 5 al 20% in più per avere la garanzia della qualità Made in Italy.