il segretario Dona: mesi di attesa per lavoratori con contratto scaduto saliti del 75,9% in 1 anno Roma, 25 set. (AdnKronos) - Record storico di attesa per il rinnovo contrattuale a fine agosto: 56,3 mesi per l'insieme dei settori e 39 mesi per i dipendenti del settore privato. I dati resi noti oggi da Istat sul mondo del lavoro non soddisfano l'Unione nazionale consumatori: "È un record di cui dovremmo vergognarci. Rispetto ad un anno fa, i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono saliti del 75,9%, passando da 32 a 56,3 mesi. Dal 2010, quando si rinnovavano in 14,2 mesi, l'incremento è del 296,5%", commenta il segretario Massimiliano Dona. La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 38% nel totale dell’economia e del 19,9% nel settore privato. "Attendere più di 4 anni e mezzo per vedere adeguato il proprio stipendio al costo della vita è un problema economico, non solo sociale - prosegue Dona - i consumi non potranno mai ripartire se i lavoratori non ricevono una busta paga adeguata alla perdita del potere d'acquisto. Per questo chiediamo al Governo di intervenire, ripristinando meccanismi automatici, come la scala mobile all'inflazione programmata." "I dati dimostrano che durante la crisi l'attesa per il rinnovo è aumentata in modo esponenziale, ma questo ha aggravato il problema del calo della domanda interna - conclude il segretario Unc - il cattivo esempio l'ha dato il Governo, bloccando le retribuzioni dei dipendenti pubblici ormai ferme da più di 6 anni, ma anche nel settore privato si è registrato un balzo di oltre il 128% in un anno."