eCommerce sconosciuto per le Pmi, arrivano in soccorso eBay e Confcommercio
Roma, 1 ott. (AdnKronos) - La poca fiducia nel digitale, la scarsa competenza informatica e un forte retaggio culturale frena le piccole e medie imprese italiane dal decollare nell'eCommerce. Uno strumento che oggi, in uscita dalla crisi e di fronte a un mercato in evoluzione, rappresenta una chiave vincente nel business delle aziende. Per questi motivi Confcommercio e eBay hanno siglato una partnership, presentata oggi a Roma nella sede dell'associazione, per dare sostegno alle Pmi che vogliono sbarcare sul mercato del commercio elettronico.
Secondo una ricerca commissionata per l'occasione, il 92% delle piccole e medie imprese intervistate ha dichiarato di non aver mai preso in considerazione di utilizzare il commercio elettronico. E questo nonostante più della metà di esse, il 52%, dichiara di avere un sito internet. Questa chiusura, ha evidenziato la ricerca, rischia di tenerle lontane da una domanda che invece è in forte aumento. Le stime di mercato relative all’acquisto online di prodotti in Italia rivelano una crescita pari al 24% in termini di volumi e al 15% in termini di valori per il 2015.
L'accordo rientra quindi nel tentativo di sensibilizzare le Pmi sull'argomento. Al momento ha portato alla pubblicazione di una guida dal titolo 'Vendere su eBay', che rientra nella catena 'Le Bussole' di Confcommercio. Si tratta di un vademecum che passo dopo passo guida gli imprenditori alla vendita sul portale di eCommerce più famoso al mondo. Altro punto chiave della partnership è la possibilità, per gli associati di Confcommercio, di poter aprire un negozio premium su eBay che non avrà costi per i primi sei mesi. Infine, poiché Confcommercio è una realtà radicata sul territorio proprio per la platea che rappresenta, saranno organizzati roadshow in tutta Italia indirizzati ai commercianti, durante i quali si mostreranno i vantaggi del commercio elettronico per le attività. Due tappe sono già in calendario: il 13 ottobre a Trieste e il 14 novembre a Ferrara.
"Abbiamo bisogno di colmare la conoscenza digitale dei nostri associati", distante da quella di altri Paesi europei. "E' chiaro che avere o non avere le capacità su internet farà la differenza su chi vincerà o chi soccomberà nella sfida lanciata dai nuovi mercati", ha detto durante il suo intervento Alessandro Micheli, presidente dei Giovani Imprenditori e Consigliere di Confcommercio. "L'opportunità che un negozio fisico può avere grazie al web è la vetrina sul mercato estero, altrimenti non raggiungibile".
Per questo motivo, ha continuato Micheli, "l'eCommerce è strategico per le nostre imprese in un momento in cui stiamo uscendo dalla crisi e il mercato è mutato. Le scelte le fanno i consumatori, dobbiamo essere consapevoli di questo e dobbiamo aiutare le nostre imprese ad affrontare la sfida".
Sfida che però impatta sulle scarse infrastrutture che l'Italia offre sul fronte della connessione a banda larga. "Ancora non siamo ai fatti sull'argomento, ma noi come associazione siamo sensibili e attenti e continueremo con le sollecitazioni al governo", si è limitato a dire Micheli.
"Apprendere che il 26% delle Pmi teme che il commercio elettronico possa essere rischioso per quello tradizionale dà la dimensione di quanto ci sia da lavorare sulla corretta percezione, sull’informazione e sulla consapevolezza della dimensione dell’opportunità", commenta Claudio Raimondi, general manager di eBay per l'Italia.
"Il commercio elettronico rappresenta un rischio solo per chi decide di non esserci. Noi crediamo che l’omnicanalità - ha detto il generale manager - sia il futuro del commercio e per questo il nostro ruolo è quello di aiutare i venditori a sfruttare le potenzialità dell'eCommerce".
Secondo la ricerca illustrata da Micheli e Raimondi, emerge da parte delle Pmi un’ingiustificata paura di non essere adeguate alla vendita online: il 72% pensa che l’eCommerce sia un canale complesso, il 56% ritiene che necessiti di investimenti considerevoli e il 43% è convinto che il commercio elettronico sia adatto solo alle grandi aziende.
"L'esperienza degli oltre 26mila venditori professionali su eBay, la grande maggioranza dei quali Pmi, dimostra invece che è possibile vendere online con successo, in Italia e all’estero (il 63% di loro fa export), indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda e con un investimento iniziale più che contenuto", spiegano da eBay.
Nel dettaglio, conclude la ricerca, "tra i settori rappresentati da Confcommercio e con maggiori margini di crescita nell’eCommerce c’è il settore alimentare. Nonostante il 44% delle aziende intervistate e che operano in questo settore ritenga che i propri prodotti non siano adatti alla vendita online, i dati eBay mostrano - si legge - che nei primi sei mesi del 2015 questa categoria ha registrato dei tassi di crescita straordinari: il numero di prodotti alimentari venduti su eBay.it è aumentato di circa il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un prodotto venduto ogni 4 minuti".