Roma, 7 ott. (AdnKronos) - L'aula del Senato ha approvato con 168 sì, 103 no e 4 astenuti l'articolo 12 del ddl di riforma del Bicameralismo, che modifica l'articolo 72 della Costituzione inerente l'iter legislativo a seguito del riassetto parlamentare, e l'art.14 con 169 voti favorevoli, 111 contrari e cinque astenuti. Quest'ultimo modifica l'art. 74 della Costituzione e stabilisce che il presidente della Repubblica, prima di promulgare una legge approvata dal Parlamento, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Qualora la richiesta riguardi la legge di conversione di un decreto adottato a norma dell'articolo 77, il termine per la conversione in legge è differito di trenta giorni. Se la legge o le specifiche disposizioni della legge sono nuovamente approvate, questa deve essere promulgata. La modifica introdotta dalla Camera rispetto al primo testo del Senato e che ora ha avuto il via libera prevede che "se la legge è nuovamente approvata, questa deve essere promulgata". Il Senato ha approvato anche l'art. 16 del ddl Boschi con 166 voti a favore, 107 voti contrari e cinque astenuti. Lettera delle opposizioni al Capo dello Stato per denunciare totale mancanza di confronto - "Il combinato disposto di questa revisione costituzionale unilaterale e di una legge elettorale che consegna a una singola lista un'ampia maggioranza in Parlamento, delinea un possibile deficit democratico". Lo si legge nella lettera che le opposizioni al Senato stanno mettendo a punto rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per denunciare e ribadire la "mancanza di confronto" imposta da governo e maggioranza sul testo di riforma costituzionale. "Abbiamo assistito a un progressivo irrigidimento da parte del governo - continua la lettera - che ha costantemente rifiutato ogni confronto e ha già portato, alla Camera, all'approvazione di un testo votato solo dalla maggioranza". "Nell'esame in aula - si legge ancora nella lettera - il sistematico parere contrario del governo, quasi pregiudiziale, su tutte le proposte emendative, con l'eccezione di quelle frutto di un accordo politico all'interno del Pd, ha evidenziato che questa riforma nasce e si conclude tutta all'interno di un solo partito". "L'assenza di un clima di confronto che sarebbe doveroso in un passaggio fondamentale di una Repubblica parlamentare, sta determinando un testo costituzionale non privo di errori materiali, incongruente nelle sue diverse parti e in aperta contraddizione - conclude la lettera - con quei principi fondamentali, richiamati anche recentemente da pronunciamenti della Corte Costituzionale". "Dobbiamo rilevare il venir meno del ruolo di arbitro super partes del presidente del Senato che, esprimendosi costantemente a favore delle istanze della maggioranza, ha portato a gravi violazioni del regolamento in merito alla presentazione degli emendamenti, in particolar modo quelli sottoposti a voto segreto sulla delicata materia delle minoranze linguistiche, pregiudicando così la corretta gestione dell'aula", si legge in un altro passo della lettera. Nel pomeriggio sono previste le riunioni dei gruppi di opposizione che dovranno approvare il testo e dare il via libera alla trasmissione del testo al Quirinale. La Lega Nord, a quanto si apprende, ha già dato un parere favorevole.