Roma, 9 ott. (AdnKronos) - All'indomani delle dimissioni da sindaco di Roma Ignazio Marino è arrivato in Campidoglio. Marino, che per la prima volta ha messo piede a Palazzo Senatorio da primo cittadino dimissionario, è sceso dall'auto ed è entrato da un ingresso secondario rispetto alla scalinata principale davanti alla quale lo aspettavano giornalisti e fotografi tenuti a distanza dal cordone di sicurezza. Marino ha poi lasciato il Palazzo Senatorio e, attraversando a piedi la piazza del Campidoglio, ha raggiunto la Sala Rossa. ''Sto molto bene e sto andando a celebrare un matrimonio'', si è limitato a dire ai giornalisti. ''Buon lavoro'', ha poi aggiunto. Il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo ad Agorà su Rai3, ha spiegato che "la Lega correrà per la prima volta a sindaco di Roma. Marino ormai era una macchietta. Il problema non è solo Roma, ma anche Milano, Bologna, Napoli. Il problema sono il Pd e i suoi amministratori locali. Io con Marchini non ho mai parlato. La Meloni mi piacerebbe se si candidasse, ma non esiste una sola candidatura". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, è intanto intervenuta con un post su Facebook. "Ho letto la lettera di Marino che contiene la 'minaccia' ai romani del ritiro, entro 20 giorni, delle sue dimissioni - ha scritto Meloni - Una vergogna infinita. Il Pd dimostri di non essere disposto davvero a prolungare strumentalmente l'agonia di questa amministrazione firmando insieme ai nostri consiglieri le dimissioni immediate. Solo questo atto eviterà al marziano di continuare a restare sindaco".