Riforma Senato, martedì voto finale. Renzi: "Visto come è andata?"
Roma, 9 ott. (AdnKronos) - "Dicevano 'le riforme si fermeranno, il governo non ha i numeri'. Visto come è andata? Questa è #lavoltabuona #italiariparte". Con questo tweet, il premier Matteo Renzi saluta il successo oramai scontato della riforma del Senato.
Le dichiarazioni finali di voto sul ddl riforme e il voto del Senato si terranno martedì 13 a partire dalle 15, in diretta televisiva. Al termine, si terrà la conferenza dei capigruppo. Le sedute di domani e lunedì sono sconvocate, come ha comunicato all'aula il presidente Pietro Grasso.
Il Senato ha infatti esaurito l'esame dell'articolato, approvando oggi gli articoli 39, 40 e 41 del ddl di revisione Costituzionale. L'articolo 39, contenente le norme transitorie delle riforme istituzionali ha incassato 161 voti a favore, 72 contrari e 4 astenuti. L'articolo 40, approvato con 161 sì, 57 no e sei astenuti, dispone la modalità di soppressione del Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro. Dopo l'approvazione dell'articolo 40, l'aula è passata all'esame dell'articolo 41, ultimo del testo di revisione costituzionale. Per quanto riguarda il 41 il Senato ha detto sì con 165 voti a favore, 58 contro e due astenuti, al mantenimento dell'articolo del ddl che stabilisce le modalità di entrata in vigore del nuovo testo.
"Con la votazione di tutti gli articoli della riforma costituzionale siamo ad un passo dall'approvazione, in Senato, di una legge fondamentale per il Paese. Tutto è perfettibile ma resto convinta che grazie all'unità del Pd e alla solidità della maggioranza abbiamo scritto una buona riforma costituzionale". Così la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali, commenta la fine delle votazioni sugli articoli della riforma costituzionale a Palazzo Madama.
"Dopo un dibattito durato trent'anni - spiega la parlamentare del Partito democratico - poniamo fine al bicameralismo perfetto, differenziando le funzioni delle Camere e riequilibrando il sistema istituzionale e degli organi di garanzia. Ora il Senato, cambiato nella sua composizione, rappresenta le istituzioni territoriali e cura il raccordo tra Stato, Europa ed enti locali; il processo legislativo viene semplificato, stabilendo prerogative e vincoli importanti all'azione del governo, in un equilibrio nuovo tra i poteri dello stato e dei territori".
"Mi sembra importante che questa riforma, dopo una discussione anche dura ma approfondita, possa essere condivisa da una ampia maggioranza in Parlamento e mi auguro che la Camera dei deputati, quando sarà chiamata a discuterne, possa approvarla in tempi rapidi", conclude l'esponente dem.