Marino oggi si dimette. Il prefetto: "No caos, Roma in piedi da 2000 anni"
Roma, 12 ott. (AdnKronos) - Il sindaco dimissionario di Roma Ignazio Marino è arrivato in Campidoglio questa mattina intorno alle 9:30. Oggi il primo cittadino dovrebbe consegnare alla presidente dell'Assemblea capitolina Valeria Baglio l'atto formale di dimissioni, che diventeranno irrevocabili trascorsi 20 giorni da oggi, dopo i quali, salvo clamorose sorprese, si aprirà la fase del commissariamento e per le nuove elezioni.
Due appuntamenti sui quali si accentra ora l'attenzione del mondo politico, sia per l'individuazione del nome che nei prossimi mesi guiderà il Campidoglio; sia per la scelta dei candidati che si contenderanno la guida della Capitale; sia infine per la data delle elezioni, visto che si continua a parlare di un ipotetico rinvio per evitare la coincidenza con il Giubileo. Il prefetto di Roma Franco Gabrielli proprio sul Giubileo ribadisce che per la Capitale non c'è alcun rischio caos. "Roma è una città che sta in piedi da oltre duemila anni".
Per la scelta del commissario in molti guardano all'assessore alla legalità del Comune di Roma Alfonso Sabella, che arrivando in Campidoglio ha detto di non essere stato ancora contattato da nessuno. Questa città ha bisogno "di una macchina amministrativa efficiente, che sarà data da una struttura commissariale che metterà in campo il governo", ha aggiunto rispondendo ancora alle domande dei giornalisti. Infine alla domanda se abbia fiducia nel governo, Sabella ha detto: "Quello che il governo deve fare credo lo farà".
Nel frattempo i sostenitori di Marino continuano a farsi sentire: un gruppo di liberi cittadini si è radunato sotto la sede del Partito Democratico per dire no alle dimissioni del sindaco. Al sit-in sono presenti una ventina di persone, un numero certamente minore rispetto ai sostenitori che hanno preso parte, nella giornata di ieri, alla manifestazione all'esterno del Campidoglio. Armati di foglietti con scritte che vanno da 'Marino resisti' a 'il Sindaco dell'onestà', fino a 'tenetevi Renzi e ridateci Marino', i sostenitori del primo cittadino intonano cori e slogan per esprimere il proprio dissenso contro il Pd colpevole, secondo loro, di aver cacciato in modo dittatoriale il sindaco capitolino. Tra i movimenti presenti, anche 'Io sto con il Sindaco Marino': il gruppo é nato grazie a una pagina Facebook che ha raccolto già 10.000 adesioni, con l'obiettivo di presidiare i luoghi di potere istituzionali che hanno decretato, a loro parere, la caduta di Marino. Anna Sergio, una degli amministratori della pagina, ha detto: "Siamo qui per manifestare la nostra arrabbiatura nei confronti di chi ha voluto far fuori il nostro sindaco. Parliamo di una persona che é stata votata dai cittadini con il 64% dei voti, non é democratico agire in modo così arbitrario e dittatoriale". "Avevamo già presentato una petizione per chiedere a Marino di ripensarci - aggiunge l'esponente del movimento - e abbiamo raccolto più di 40.000 firme. Oggi ne abbiamo presentata un'altra per chiedere al premier Renzi di ripensare al suo modo di fare in questa triste vicenda".