Roma, 21 ott. (AdnKronos) - L'Aula di Montecitorio approva -con 259 voti favorevoli e 143 contrari- la riforma della Rai, che torna ora al Senato in terza lettura. Il ddl si compone di cinque articoli che tracciano il 'restyling' del servizio pubblico. Il cuore della riforma è nella ridefinizione della governance. Cambia il cda, che passa da 9 a 7 componenti di cui due di nomina governativa, quattro scelti da Camera e Senato e uno dai lavoratori. Ma cambia, soprattutto, il ruolo del direttore generale che diventa amministratore delegato con capacità autonoma di spesa e di applicazione del piano industriale. Il super dg potrà inoltre nominare i dirigenti, anche se per i direttori di reti e testate avrà bisogno del parere vincolante del Cda.