Roma, 22 ott. (AdnKronos) - Le ombre che sembrano allungarsi sulla ripresa italiana a causa dell'andamento di alcune dinamiche globali saranno compensate dagli effetti che arriveranno dalla manovra messa a punto dal governo per il 2016. E' il Centro studi di Confindustria a promuovere così la legge di stabilità che a breve sarà girata al Parlamento e che produrrà, secondo i conti degli economisti di viale dell'Astronomia, un impatto positivo pari allo 0,3% del Pil. Al mancato rimbalzo del commercio mondiale e ad un aumento decisamente fiacco negli scambi internazionali (+0,5 quest'anno e +1,6% il prossimo), che decurterebbe il Pil italiano di 0,1 punti percentuali nel 2015 e di 0,3 punti nel 2016, infatti, si contrappongono gli effetti benefici della manovra "sia per la qualità di alcune misure varate, sia per l’entità del finanziamento in deficit", si legge nel bollettino del Csc che conferma come, alla fine dei giochi, esca comunque consolidata "la previsione di un aumento del Pil dell’1,5% l’anno prossimo". Peraltro, annota ancora Confindustria, le altre variabili esterne, dal cambio al prezzo del petrolio fino ai tassi a lunga, determinanti per la previsione, "non si sono discostate dalle traiettorie" già indicate. Certo, dicono ancora da viale dell'Astronomia, resta "l’incognita della decisione della Fed sul costo del denaro Usa e delle ripercussioni che potrà avere sui mercati finanziari, che restano molto volatili riflettendo grande incertezza". Per il 2015 comunque, sintetizza ancora il Csc, "le ultime statistiche puntano sempre in direzione dell’accelerazione dell’economia italiana nel corso dell’estate, trainata dalla domanda interna; qualche segnale meno favorevole per il quarto trimestre è contenuto in alcuni indicatori qualitativi".