Tensione magistrati-governo: Sabelli: "Non mi riferivo a esecutivo"
(AdnKronos) - "Io ho parlato di strategia della delegittimazione. In realtà non mi riferivo al governo". È la precisazione di Rodolfo Sabelli, presidente dell'Anm, a proposito delle sue dichiarazioni di ieri in occasione della cerimonia inaugurale del congresso dell'associazione a Bari. "Mi riferivo - ha puntualizzato - a un clima che poi anche conosce momenti singoli di delegittimazione quando si raffigura la magistratura come una casta attenta ai privilegi o quando si ricorda la magistratura solo per fare polemiche sulle ferie: questi sono i momenti di delegittimazione che noi rifiutiamo".
Una tensione tra toghe e governo che aveva avviato una serie di affermazioni e polemiche a partire dalle affermazioni del ministro della Giustizia Andrea Orlando: "Quei toni, e qualche accento acuto, sono il tentativo di tenere insieme la magistratura in un momento in cui ci sono scontri significativi al suo interno". "L'Anm non faccia gli stessi errori che in passato ha fatto la politica: pensare che
chiunque critica e
chiunque chieda un cambiamento debba essere visto come un nemico
", aggiunge il ministro della Giustizia, a margine di un convegno a Expo sulla corruzione.
Per il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, "chiunque attacchi questo Governo di incapaci ha ragione. Fa sorridere che l'attacco avvenga dai magistrati che si delegittimano da soli" dice da Belluno. "Se molti di loro lavorassero di più e i tempi delle cause penali ma sopratutto civili fossero più snelli, la gente avrebbe più fiducia nella Magistratura", continua Salvini. "Non è il Governo che toglie fiducia alla magistratura, sono i magistrati a togliersela da soli".
Un no allo scontro tra magistratura e politica è stato espresso anche da Giovanni Legnini, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. "Io penso che il nostro Paese, la giustizia italiana non ha bisogno di una nuova stagione di scontro tra magistratura e politica", ha detto. "C'è un percorso di riforma in corso in Parlamento, c'è un percorso di autoriforma del governo autonomo della magistratura di cui oggi ho parlato - ha aggiunto Legnini - io penso che si tratta di esprimere opinioni, giudizi, orientamenti più equi. Penso anche che bisogna attendere e sollecitare il completamento di questo percorso di riforma".
Per il senatore socialista Enrico Buemi, componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, l'Anm "farebbe bene ad occuparsi di un problema grande come una casa, quello del Consiglio superiore della magistratura", dice all'Adnkronos. "Capisco - aggiunge - che da parte della magistratura associata vi sia il tentativo di spostare la discussione sugli altri, ma c'è la questione del Csm, più volte richiamato a svolgere puntualmente le proprie competenze senza aspettare situazioni di opportunità per soddisfare in maniera esplicitamente clientelare le esigenze delle diverse componenti nell'assegnazione dei vari uffici".
Di analisi "anacronistica" e critiche nei confronti di governo e Parlamento "infondate" parla all'Adnkronos Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera. "Non vi è alcuna delegittimazione della magistratura da parte della politica. Sabelli fa un'analisi anacronistica, forse legata a vecchi schemi di contrapposizione tra magistratura e politica, con critiche che, a fronte dell'impegno del governo in questa legislatura, appaiono oggettivamente infondate", aggiunge l'esponente del Pd.
Per la senatrice del gruppo Misto, Manuela Repetti, "l'attacco da parte dell'Anm a governo e Parlamento, per di più dinanzi al presidente della Repubblica, è apparso tanto immotivato quanto esagerato e, a mio avviso, poco serio". "Eppure - prosegue - tutti i provvedimenti approvati finora da questo governo e dal Parlamento con un'ampia maggioranza sono tutti improntati al rispetto per il lavoro e l'indipendenza dei magistrati ma al contempo alla sua modernizzazione e a un più corretto equilibrio tra i poteri".
E Stefano Dambruoso, "uno dei due magistrati in aspettativa presenti in Parlamento a fronte di oltre 100 avvocati", componente della commissione Giustizia per Scelta civica per l'Italia afferma che "la ragioni della magistratura sono tenute assolutamente in considerazione", sia dal Parlamento che dal governo, e le posizioni "rispettabili" dell'Anm "chiaramente appartengono ad una logica che è diversa da quella del Parlamento, dove devono essere tenute in considerazione tutte le sensibilità. Basta recuperare l'elenco di magistrati, a partire da Sabelli, che sono continuativamente presenti nei lavori della commissione Giustizia per cogliere l'attenzione prestata agli argomenti della magistratura associata".
"La nostra posizione e non è di chiusura corporativa, assolutamente" afferma il segretario dell'Anm Maurizio Carbone: "Noi vogliamo invece che la magistratura venga considerata nel suo giusto peso e che insieme alle altre istituzioni ci si confronti - aggiunge - e si collabori per migliorare il sistema e dare messaggi forti al Paese e alla richiesta di legalità che ci viene rispetto allo sdegno che certe indagini e certi fenomeni dilaganti di corruzione evidentemente sollevano". E sottolinea: "Noi magistrati siamo stati indicati come i responsabili della disfunzione del sistema. Sono accuse ingiuste ma non vogliamo fare né polemiche né aprire un contrasto con il governo".
Infine, per Alfonso Bonafede, deputato del M5S e vice presidente della commissione Giustizia della Camera, "Sabelli si è limitato a citare dati e fatti relativi al modo e al contenuto della legislazione del governo Renzi".