Roma, 27 ott. (AdnKronos) - "Dopo un anno di polemiche #ConsigliodiStato mi dà ragione: sindaci non possono trascrivere #nozzegay e spetta ai Prefetti vigilare. Bene!". Lo scrive su Twitter il ministro dell'Interno Angelino Alfano a proposito della decisione del Consiglio di Stato che ha annullato la trascrizione fatta dal comune di Roma di alcune nozze gay celebrate all'estero. Per Valentina Castaldini, portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra "il Consiglio di Stato finalmente ristabilisce la giusta gerarchia e sancisce che non possono essere i sindaci a legiferare sulle unioni gay. Inoltre, viene ribadito che esiste un dato ontologico nella legge italiana che prevede la differenza tra i sessi. I sindaci hanno commesso un atto illegittimo e quindi nullo. Bene ha fatto il ministro Alfano a chiedere ai prefetti di annullarlo. Finalmente è stata ristabilita la legalità". "Bene il Consiglio di Stato: riconosce che a normativa vigente le nozze gay contratte all'estero non hanno alcun valore in Italia e dunque non possono essere trascritte. La vera frontiera, però, è impedire che nuove leggi rendano possibili i matrimoni omosessuali in Italia o conducano al loro riconoscimento per via giurisprudenziale", dice Gaetano Quagliariello, ex coordinatore del Ncd. "La sentenza del Consiglio di Stato ha travolto la folta schiera dei dilettanti allo sbaraglio che pensavano di modificare la nostra Costituzione e le nostre leggi per via amministrativa o tramite sentenze giudiziarie", aggiunge Carlo Giovanardi. "Alfano come leader del Ncd e componente determinante della maggioranza, deve chiedere al presidente del Consiglio Renzi di accantonare il ddl Cirinnà". Per Paola Binetti, deputata di Area popolare, ora il sindaco di Roma ha un motivo in più per dimettersi". Per il il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni "questa sentenza è una lezione per tutti quei sindaci di sinistra, da Roma a Milano fino a Napoli, che si ritengono al di sopra della legge e credono di poter firmare atti illegali". "Povero Marino. Il Che Guevara de noantri perde un'altra battaglia. Il Consiglio di Stato, applicando semplicemente la legge, ha annullato le ridicole trascrizioni di nozze contratte all'estero da parte di coppie omosessuali fatte dal sindaco di Roma", aggiunge ancora il senatore di Fi, Maurizio Gasparri. Di altro tono il commento di Benedetto Della Vedova, senatore del Gruppo Misto e sottosegretario agli Esteri, che dice che siamo di fronte a una vittoria di nessuno ed una sconfitta di tutti". "La sconfitta di un Paese che sui diritti delle coppie gay è ancora fermo al palo - aggiunge Della Vedova - , e che necessita urgentemente di una regolamentazione". "La sentenza se da un lato è un chiaro no alle soluzioni alternative adottate da alcune amministrazioni locali in assenza di una normativa nazionale, dall’altro lato sollecita chiaramente il Parlamento a legiferare per il riconoscimento delle coppie di fatto", dice ancora Mauro Cioffari, responsabile Diritti Civili Sel Roma.