un sistema integrato alle porte, l'avvio con lo Spid Roma, 28 ott. (AdnKronos) - La Pa a portata di click grazie a un sistema integrato dig itale che riguarda tutti i processi amministrativi, dall'anagrafe, alle notifiche, al sistema dei pagamenti: non si tratta di un futuro avveniristico ma di un cambiamento che è alle porte e che potrebbe essere operativo, come spiega all'Adnkronos il consigliere per l'Innovazione del presidente del Consiglio, Paolo Barberis, già nel primo trimestre del 2016. Il tutto nella consapevolezza che alla base di questa operazione che spinge verso un paese ad alto tasso di digitale c'è "una strategia, una visione di lungo periodo: non è qualcosa per cui c'è un nastro di partenza, lo tagli e inizi", sottolinea Barberis. Il primo 'mattoncino' dell'edificio in costruzione, realizzato dall'Agid, l'Agenzia per l'Italia digitale, è quello relativo all'identità di cittadini e imprese che sarà garantita dallo Spid, il Sistema Pubblico per la gestione dell'identità digitale grazie al quale ogni soggetto avrà le proprie credenziali d'accesso per i servizi online delle amministrazioni. Lo Spid dovrebbe essere operativo entro la fine dell'anno. Il secondo tassello è l'Anagrafe digitale unica, già avviata in progetti pilota cui seguirà il Sistema centralizzato per le notifiche, uno strumento grazie al quale la pubblica amministrazione o altri gestori di servizi di utilità pubblica potranno 'dialogare' con l'utente e anche essergli d'aiuto ricordandogli scadenze per pagamenti o adempimenti. Infine c'è il Sistema di pagamento unificato che permetterà a cittadini e imprese di effettuare pagamenti online verso la Pa o altri gestori di servizi. "Questo lavoro sarà corredato da linee guida - spiega Barberis- che saranno una sorta di manuale online per tutti i soggetti che dovranno attivarsi per 'parlare' con un unico linguaggio". "L'obiettivo è cambiare la logica, la mentalità, con il paese che si muove in un'unica direzione", spiega Barberis, che rimanda a "una visione di lungo periodo" perchè se "i servizi fanno da traino, l'adozione avviene nel tempo". Per la digitalizzazione del paese serve anche una nuova rete, che porti alle case la fibra necessaria per collegarsi a internet a 100 megabit: "su questo - osserva il consigliere per l'innovazione - il governo mette tutte le sue forze, poi è il mercato che deve andare in quella direzione ed è la cultura digitale che deve crescere e cercare di interpretare quello che ci sarà nel futuro".