Ogni giorno rischi di collisioni fra satelliti e spazzatura in orbita, servono azioni politiche Stati Roma, 31 ott. (AdnKronos) - Il giudizio e la valutazione sulle attività spaziali "è altamente positivo" perchè "la nostra società dipende per il suo sviluppo economico, sociale e scientifico dall'esplorazione e utilizzazione dello spazio" ma il "problema dei detriti spaziali ha assunto rilevanza negli ultimi anni" perchè "i rischi di collisione di satelliti con frammenti di spazzatura spaziale sono giornalieri" e "le attuali leggi sono inadeguate". A rimarcarlo è stato Sergio Marchisio membro del Cda dell'Agenzia Spaziale Italiana, intervistato dall'Adnkronos a margine del brain storming "Space Law and Debris Responsibility", promosso a La Sapienza di Roma a conclusione del Festival della Diplomazia. "Noi oggi sottolineiamo questo aspetto dei detriti spaziali perchè vogliamo che lo spazio rimanga un luogo dove si possono compiere liberamente attività per le presenti e future generazioni" e anche gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale "si confrontano con questo rischio" ha evidenziato Marchisio, professore di Diritto Internazionale e Aerospaziale all'Università La Sapienza di Roma. Marchisio ha avvertito inoltre che il problema della spazzatura spaziale "può compromettere la possibilità nel futuro di usare lo spazio ed i benefici che ne derivano". "Ci si deve fare carico di questo problema" ha esortato. Oggi, ha evidenziato l'esponente dell'Asi, "esistono leggi, derivanti soprattuto da trattati internazionali, che affrontano i problemi dei 'debris' e della responsabilità degli Stati che operano lanci spaziali. Ma queste leggi mostrano lacune e occorrerebbe adeguarle, viste le nuove realtà che il fenomeno ha assunto negli ultimi anni". "Non bastano norme tecniche, che sono indispensabili, ma -ha proseguito Marchisio- servono anche impegni politici degli Stati, per esempio riguardo la notificazione di possibili rischi di collisioni tra satelliti". E di rischi "ce ne sono e sono giornalieri" ha osservato. Sono, ha riferito Marchiso, "numerosissime le manovre di spostamento dei satelliti per evitare che si verifichino delle collisioni". "Persino la Iss che è abitata può essere oggetto di collisione. Tanto che ci sono stati casi in cui -ha ricordato- è stato necessario fare uscire gli astronauti dalla Stazione Spaziale e spostarli in capsule di appoggio per un eventuale rientro a Terra di emergenza per evitare l'impatto con un detrito spaziale". "Limitati" invece, secondo l'esperto del Cda Asi, "i danni per i cittadini sulla Terra". Fin'ora per i 'terrestri' "ci sono stati rischi molto limitati, c'è stato qualche caso ma nessuna catastrofe. Quello che si vuole evitare, appunto, -ha concluso Marchisio- è che in futuro si possano produrre danni maggiori a causa dei detriti spaziali".