L'Italia corre sui Fondi Ue. De Vicenti: "In 3 anni balzati da 15% a 82%"
Roma, 5 nov. (AdnKronos) - L'Italia corre sull'uso dei Fondi europei dopo anni in cui ha segnato il passo. "Siamo "balzati dal 15% del 2011 all'82% di utilizzo dei Fondi europei negli ultimi tre anni e mezzo". A riferirlo è stato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, nell'ambito de il "Dialogo con i cittadini" con la Commissaria europea alle Politiche Regionali Corina Cretu, che si è svolto a Matera e promosso dalla Commissione Europea.
"A fine 2011 -ha detto De Vicenti- la percentuale di Fondi Ue utilizzata della programmazione 2007-2013 era solo 15%, ciò segnala una difficoltà del passato pesante nel saper usare Fondi Ue, una lentezza burocratica, una burocrazia farraginosa, una scarsa attenzione a questo strumento". Ma, ha evidenziato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, "negli ultimi 3 anni e mezzo invece c'è stata un'accelerazione molto forte, oggi siamo all'82% di uso fondi.
"E' un salto clamoroso" reso possibile, ha spiegato De Vicenti, "grazie alla collaborazione istituzionale con Comuni e Regioni e alla task force istituita per rimuovere tutti gli ostacoli". "Non sarà facile raggiungere il 100% dell'utilizzo dei Fondi Ue a fine anno, ma è il nostro obiettivo" da raggiungere al più presto, ha aggiunto ancora De Vicenti.
Stiamo "garantendo l'accesso diretto delle imprese" ai Fondi europei" ha assicurato ancora il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. I Fondi strutturali europei sono "un segno molto concreto dell'Europa
che riesce a realizzare una solidarietà europea che sostiene politiche di sviluppo per le zone svantaggiate" ha detto ancora. E, ha proseguito, "non abbiamo alcuna paura di controlli sull'uso dei Fondi europei, anzi l'auspichiamo".
Nel corso dell'incontro con i cittadini di Matera, la Commissaria Cretu ha quindi rimarcato che i Fondi europei "sono la scommessa più ambiziosa" della Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker, e "vogliamo raccontarla ai cittadini europei" nel dettaglio, "perchè sappiano cosa la Commissione europea sta facendo per i cittadini europei".