Washington, 6 nov. (AdnKronos) - Gli inquirenti britannici ritengono che a provocare il disastro aereo sul Sinai sia stata una bomba piazzata nella stiva dell'aereo russo prima del decollo. E' quanto ha appreso la Bbc, che riferisce delle nuove informazioni ottenute mercoledì dal Joint Terrorism Analysis Centre del governo britannico. La tesi che stanno seguendo i servizi britannici è che qualcuno con accesso alla sezione della stiva dell'aereo in cui vengono imbarcati i bagagli abbia inserito il dispositivo esplosivo poco prima del decollo. OBAMA - "Credo che vi sia la possibilità che vi fosse una bomba a bordo e noi la stiamo prendendo molto seriamente" ha detto Barack Obama in un'intervista radiofonica, rendendo così ufficiale la posizione riportata da fonti dell'intelligence americana riguardo al fatto che sia sempre più accreditata la pista dell'attentato. "Non credo che noi sappiamo ancora" cosa abbia causato il disastro, ha poi aggiunto cautamente il presidente americano. "Quando abbiamo un disastro aereo, in primo luogo dobbiamo affrontare la tragedia e poi fare in modo che vi sia un'inchiesta sul campo - ha detto ancora Obama - noi spenderemo molto tempo per fare in modo che i nostri inquirenti e la nostra intelligence possano capire esattamente quello che è successo prima di fare qualsiasi dichiarazione finale. Ma è certamente possibile - ha ribadito in conclusione - che vi fosse una bomba a bordo". La stessa cautela del presidente è stata mostrata dal segretario alla Difesa americano Ashton Carter che, in un'intervista all'Abc, ha detto che la teoria della bomba è "coerente con quello che sappiamo", ma ha sottolineato che anche altre possibili spiegazioni del disastro potrebbero esserlo. Per il resto il capo del Pentagono ha voluto mantenere il massimo del riserbo: "Non abbiamo informazioni da condividere con voi al riguardo". Fonti dell'intelligence americana hanno rivelato nei giorni scorsi che si ritiene possibile che l'ordigno esplosivo, forse una valigia bomba, sia stato piazzato sull'aereo, con l'aiuto di qualcuno all'interno dell'aeroporto della località turistica egiziana, dallo Stato Islamico o suoi affiliati. TURISTI BLOCCATI- Intanto le autorità egiziane hanno sospeso i voli di rimpatrio dei turisti da Sharm el Sheikh. Lo ha annunciato Easyjet in una nota, precisando che "colloqui sono attualmente in corso al più alto livello politico per risolvere la situazione". Le autorità egiziane, comunica Easyjet, hanno al momento ristretto il permesso di volare verso Sharm el Sheikh per le compagnie del Regno Unito. GIUDICE MARINI IN VACANZA A SHARM, NON CREIAMO INUTILI ALLARMISMI - A Sharm el Sheikh c'è anche Antonio Marini, il magistrato che da pm, nel corso della sua carriera, si è occupato di importanti processi, dall'attentato al Papa all'assassinio di Aldo Moro. "Basta con gli allarmismi - afferma da Sharm il magistrato all'Adnkronos - qui la situazione è di assoluta normalità. Ci sono tanti italiani che stanno vivendo in tutta tranquillità la loro vacanza. Solo nel nostro resort ce ne sono ottocento". "Domani ritornerò con un volo della Egypt air come previsto dal mio pacchetto viaggio - spiega Marini - E con me ci sono tanti italiani che rientreranno domani regolarmente". FSB RACCOMANDA LA SOSPENSIONE DEI VOLI DALLA RUSSIA ALL'EGITTO - Il servizio di sicurezza federale russo, Fsb, raccomanda la sospensione di tutti i voli dalla Russia verso l'Egitto, fino a quando non saranno state chiarite le cause dell'incidente del 31 ottobre scorso sul Sinai. "Fino a quando non saranno state stabilite le cause dell'incidente - ha detto il direttore dell'Fsb, A leksandr Bortnikov , durante una riunione della commissione Antiterrorismo - ritengo sia appropriato sospendere i voli degli aerei russi verso l'Egitto. Questo riguarda anzitutto i flussi turistici". Il responsabile dell'intelligence di Mosca ha poi riferito che le autorità egiziane hanno dato accesso agli investigatori russi perché esaminino tutti i frammenti dell'aereo precipitato ed anche ai bagagli. In ogni caso, ha tenuto a precisare, c'è bisogno di "oggettività assoluta" nelle indagini e "dati confermati" per stabilire le cause del disastro.