Roma, 6 nov. (AdnKronos) - La ripresa in atto riduce i rischi, sia per la stabilità finanziaria che per le famiglie, con un aumento del reddito disponibile. E' il messaggio chiave del Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d'Italia, che evidenzia anche come i prestiti siano destinati a crescere nel 2016 e come il miglioramento delle condizioni finanziarie delle imprese si stia estendendo anche a quelle più fragili. STABILITA' FINANZIARIA. In Italia, evidenziano gli economisti di Via Naizonale, "il rafforzamento dell’economia riduce i rischi per la stabilità finanziaria. Restano complessivamente favorevoli gli indicatori di sostenibilità delle finanze pubbliche". FAMIGLIE. L’aumento del reddito disponibile e i bassi tassi di interesse "rafforzano le condizioni finanziarie, già solide, delle famiglie". "Si riduce la vulnerabilità anche delle fasce più deboli e l’indebitamento rimane basso, pur in presenza di una forte ripresa dei mutui immobiliari". PRESTITI. Sono "in progressivo miglioramento" le condizioni di offerta dei prestiti bancari, che dovrebbero tornare a crescere nel 2016. IMPRESE. Il miglioramento delle condizioni finanziarie delle imprese "si sta estendendo anche a quelle più fragili; crescono lievemente i margini di profitto". In uno scenario macroeconomico di ripresa dell’attività "coerente con le nostre proiezioni più recenti, la quota di imprese finanziariamente vulnerabili si ridurrà in misura significativa nel 2016". Rischi "possono derivare da un’evoluzione sfavorevole delle condizioni macroeconomiche o da un repentino rialzo dei tassi di interesse". PREZZI IMMOBILI. Lo stock di abitazioni invendute "è ancora elevato", ma le condizioni del settore immobiliare "sono in graduale consolidamento". Mentre "si è arrestato il calo dei prezzi degli immobili". Gli indicatori prospettici prefigurano "la prosecuzione del miglioramento nei prossimi mesi". BAD BANK. Resta da sciogliere il nodo sofferenze. "Al rallentamento del flusso di partite deteriorate non corrisponde ancora una riduzione del loro elevato livello, ereditato dalla lunga recessione", osserva Bankitalia. Le recenti riforme in materia di procedure di recupero dei crediti e di deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su crediti "potrebbero accelerare la chiusura delle posizioni in contenzioso". Ma non basta. In questo scenario, "la costituzione di una società specializzata che acquisti e gestisca attivi deteriorati operando a condizioni di mercato potrebbe fungere da catalizzatore delle iniziative private". BANCHE. Il graduale miglioramento dell’economia si riflette sui bilanci delle banche italiane. "Il deterioramento della qualità del credito, rallentato nei mesi estivi, dovrebbe continuare ad attenuarsi nel 2016. Pur ancora debole, la redditività appare in crescita, mentre prosegue il rafforzamento del patrimonio, anche grazie agli aumenti di capitale realizzati nella prima metà dell’anno". Il rapporto tra il capitale di migliore qualità e le attività ponderate per i rischi (CET1 ratio) dei primi cinque gruppi è salito in giugno all’11,8 per cento, un livello prossimo a quello delle altre grandi banche europee. ASSICURAZIONI. Gli esercizi condotti dall’Ivass indicano che le compagnie di assicurazione "sono complessivamente in grado di fronteggiare uno scenario di bassi tassi di interesse per un periodo prolungato, grazie all’allineamento della durata finanziaria dell’attivo con quella del passivo". La situazione patrimoniale delle compagnie italiane "si è rafforzata, beneficiando anche della buona redditività".