Roma, 11 nov. -(AdnKronos) - Quello alla prima casa definito nella Legge di stabilità "non è l'unico taglio delle tasse: abbiamo iniziato nel 2014 con le tasse su lavoro, investimenti e immobiliare. Nel complesso sia le famiglie che le imprese oggi godono di una tassazione più bassa" e su questa linea "continueremo nel 2017 e oltre". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in un'intervista video al 'Financial Times'. "Eliminare le tasse sulla prima casa ha un impatto positivo per 80% della popolazione che possiede l'abitazione in cui vive e questo - ha ricordato - dà non solo un grande sollievo a tutte le famiglie, incluse quelle a basso reddito ma aumenta anche la fiducia e i consumi interni". In Italia, ha evidenziato il ministro, "stiamo assistendo a una ripresa che crea lavoro e che non dà un contributo solo alla domanda interna di breve termine ma alla crescita potenziale di lungo termine". Il ministro ha riconosciuto che "il Quantitative Easing della Bce aiuta tutti i paesi dell'Eurozona, ma in Italia secondo me si registra un impatto aggiuntivo delle misure adottate da governo, da quelle strutturali, come il Jobs Act, a quelle fiscali, come i benefici per chi assume a tempo indeterminato". Poi, rispondendo a una domanda sulla spending review e sulle dimissioni dell'economista Roberto Perotti, Padoan ha affermato: "I tagli della revisione della spesa sono un po' inferiori a quanto prefissato ma l'implementazione della revisione della spesa continua e noi apprezziamo enormemente i suggerimenti di molti economisti ma poi ci sono le decisioni politiche da prendere".